Nel 2021, l’annuncio della legalizzazione in Svizzera di Sarco, la macchina di Exit Switzerland progettata per consentire la morte assistita semplicemente premendo un tasto, aveva sollevato una forte ondata di polemiche. Ora, secondo quanto riporta la testata elvetica NZZ, il dispositivo sarà sperimentato per la prima volta nelle prossime settimane. Il sarcofago è nato da un’idea di Philip Nitschke, australiano, da sempre fautore della morte assistita. Mentre i sostenitori vedono in Sarco un mezzo per garantire una morte dignitosa e senza dolore, i critici mettono in dubbio la sicurezza e l’etica di un tale dispositivo.
Un’invenzione controversa
Sarco, descritta come una capsula futuristica simile a un’auto Tesla, è stata ribattezzata “tesla dell’eutanasia”. La macchina funziona riempiendo la capsula di azoto, privando il paziente di ossigeno e portandolo rapidamente all’incoscienza e alla morte. Il dottor Philip Nitschke, creatore di Sarco e fervente sostenitore della morte assistita, ha dichiarato che il dispositivo permette una morte rapida e indolore.
Preparativi per il lancio
Sul sito web di Exit Switzerland, un’immagine della capsula è stata accompagnata dalla scritta «Prossimamente» per alcuni giorni, senza ulteriori dettagli.
Il 10 giugno, in un forum online, Nitschke ha annunciato che l’impiego di Sarco in Svizzera è previsto «nelle prossime settimane». Fonti ben informate hanno confermato che i preparativi sono quasi completi e che il lancio è previsto per luglio. Il candidato sarebbe già stato selezionato e si troverebbe già in Svizzera, anche se la sua identità rimane riservata. Per il momento, Nitschke e il suo team non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Il funzionamento di sarco
In un’intervista al Daily Mail, Nitschke ha illustrato il funzionamento della macchina. Il processo inizia con l’ingresso del paziente nella capsula, seguito dalla risposta a tre domande fondamentali: «Chi sei?», «Dove sei?» e «Sai cosa succede se premi il pulsante?». Dopo aver risposto verbalmente, il software attiva la macchina, permettendo all’utente di premere il pulsante che avvia il processo.
Questioni legali e certificazioni
Nonostante l’approvazione legale in Svizzera, dove il suicidio assistito è legale e organizzazioni come Dignitas ed Exit offrono servizi simili, permangono alcune incognite riguardo Sarco. Kerstin Noëlle Vokinger, professoressa di diritto e medicina all’Università di Zurigo, ha sottolineato che Sarco potrebbe necessitare di una certificazione ai sensi della legge svizzera sui dispositivi medici. Al momento, tale certificazione non è stata ottenuta. Senza di essa, il dottor Nitschke potrebbe affrontare problemi legali significativi in quanto produttore del dispositivo.
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