La cometa dorata, com’è stata ribattezzata nelle ultime settimane la C/2025 K1 (Atlas) si è spezzata in tre frammenti. Il corpo celeste era stata individuata il 24 maggio 2025 grazie al programma di monitoraggio celeste. L’8 ottobre scorso ha oltrepassato il perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole. Potrebbe essere questa una delle cause del fenomeno.
Le cause del fenomeno
La «cometa dorata» si è spezzata più frammenti.
Il fenomeno è stato ripreso nella notte tra l’11 e il 12 novembre con il telescopio Copernico dalla stazione osservativa di Asiago dell’Istituto nazionale di astrofisica-Osservatorio astronomico di Padova. Il passaggio lungo la orbita più vicina al Sole ha comportato un aumento importante della temperatura degli strati superficiali e interni del nucleo. Ciò può aver causato un degassamento, cioè un’improvvisa e violenta fuoriuscita di materiale gassoso e polveroso, e la conseguente frammentazione del nucleo. «Preceduto da due episodi di improvviso aumento della luminosità, dovuto proprio all’aumento dell’espulsione di materiale da parte degli strati superficiali, il nucleo della cometa si è spezzato in più frammenti il 10 novembre scorso», ha dichiarato Elena Mazzotta Epifani, ricercatrice astronoma all’Inaf-Osservatorio astronomico di Roma.
Perché è importante?
La rottura di un nucleo cometario, composta da materiale solido e ghiacciato, consente di scoprire la composizione chimica praticamente inalterata dal momento della formazione del corpo celeste. «Una vera e propria macchina del tempo che ci riporta alle condizioni iniziali della nostra nebulosa planetaria», spiega Mazzotta Epifani.
Cosa sappiamo sulla cometa «dorata»?
La sua origine è legata alla Nube di Oort, una regione dello spazio situata ai confini più lontani del nostro Sistema Solare. La cometa C/2025 K1 è stata scoperta il 24 maggio 2025 grazie al programma di monitoraggio celeste Atlas. Deve il suo soprannome alla coda dorata, molto sottile e brillante.
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