Non solo i 216 milioni di euro che guadagnerà dal Real Madrid, Kylian Mbappé vuole tutto ciò che gli spetta. La Lega calcio professionistica francese (LFP), infatti, ha ordinato al Paris Saint-Germain, sua ex squadra, di pagare 55 milioni al calciatore, per saldare stipendi e bonus non versati durante la scorsa stagione. Secondo il quotidiano L’Equipe, però, il club non ha intenzione di cedere. Il neoacquisto del Real adesso potrebbe rivolgersi al tribunale del lavoro.
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La questione
L’ex attaccante del PSG lamenta di non aver ricevuto stipendi e bonus che gli spettavano e l’8 agosto ha portato in tribunale la questione, chiedendo al suo ex club un risarcimento di 55 milioni di euro. L’11 settembre è stato organizzato un incontro tra i legali di Mbappé e quelli del club transalpino: la commissione giuridica sembrava aver convinto entrambe le parti a tentare la mediazione, con l’obiettivo di trovare un accordo senza ricorrere al tribunale. Il conflitto è nato da un contratto mai firmato dalle due parti nell’agosto 2023, quando il campione del mondo nel 2018 era stato escluso dalla tournée estiva. In una lettera inviata dal suo avvocato, l’attaccante aveva proposto di ridurre l’importo di alcuni bonus per consentire al club di risparmiare, ma l’accordo non è mai stato concluso. Ora il giocatore reclama un bonus di 30 milioni lordi (il cosiddetto «premio fedeltà», che avrebbe dovuto ricevere nel settembre 2023), oltre agli stipendi di aprile, maggio e giugno 2024. Il capitano della nazionale francese si è anche rivolto alla UEFA, che potrebbe decidere di imporre al PSG il divieto di fare nuovi acquisti nelle prossime finestre di mercato.
Intanto il club parigino ha fatto sapere in una nota di essere «contento di chiarire la questione nei prossimi mesi e anni davanti ai tribunali».
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