20.05.2025
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Economy

Kkr compra il 25% per 3 miliardi


Eni vende un altro pezzo di attività del gruppo fuori dal settore del petrolio. Il colosso dell’energia ha annunciato ieri la cessione di una partecipazione di minoranza di Enilive, la società che gestisce la produzione di biocarburanti, la rete dei distributori e le auto a noleggio nelle città, al fondo americano Kkr, che ha da poco rilevato anche la rete di Tim.

LA VALUTAZIONE

Kkr, dopo una trattativa in esclusiva avviata lo scorso luglio, rileverà il 25% di Enilive sulla base di una valutazione del 100% della società di 11,75 miliardi. Il fondo statunitense pagherà 2,938 miliardi, in parte sottoscrivendo un aumento di capitale riservato da 500 milioni e il resto acquistando azioni per 2,438 miliardi. Prima del completamento dell’operazione Eni effettuerà un aumento di capitale da 500 milioni per azzerare la posizione finanziaria netta.

Enilive opera su tutta la filiera dei biocarburanti dalla produzione fino alla vendita nei distributori. La società è attiva nel campo della bioraffinazione, del biometano, e della smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, le auto rosse a noleggio disponibili nella città. L’azienda distribuisce tutti i vettori energetici per la mobilità attraverso le oltre 5.000 stazioni di servizio in Italia e in Europa, dove sono disponibili oltre ai carburanti anche le colonnine per le ricariche elettriche e altri servizi come la ristorazione (Eni cafè e i ristoranti Alt Stazione del Gusto aperti con lo chef Niko Romito).

«L’operazione — afferma il gruppo — rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato». L’Eni prosegue dunque nella strategia che nel dicembre scorso l’aveva portata a cedere al fondo Energy Infrastructure Partners il 9% del capitale di Plenitude, la controllata del gruppo che si occupa delle vendita di luce e gas a famiglie e imprese e della produzione di energia da fonti rinnovabili.

«Questo accordo rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica — osserva Claudio Descalzi, amministratore delegato del gruppo -. Enilive, insieme a Plenitude, è fondamentale per il nostro impegno nel fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti».

«Siamo lieti di questa collaborazione strategica con Eni attraverso l’investimento in Enilive, un player chiave nella transizione energetica — commenta Alberto Signori, partner del team European Infrastructure di Kkr -. Questa operazione si allinea perfettamente con la nostra visione di sostenere progetti trasformativi nel settore energetico in Europa». Kkr dal 2018 a oggi ha investito in Italia 9 miliardi cash e oggi il valore totale delle partecipazioni che fanno capo al fondo americano si attesta a circa 35 miliardi.

LA STRATEGIA

Eni intanto, come già annunciato, ha messo a punto il Piano di rilancio di Versalis, a cui fa capo il settore della chimica. La strategia, che implica circa 2 miliardi di investimenti e un taglio in termini di emissioni di circa 1 milione di tonnellate di CO2, prevede la chiusura delle attività nei siti di Brindisi, Priolo e Ragusa e nuovi impianti industriali coerenti con la transizione energetica e la decarbonizzazione, nell’ambito della chimica sostenibile ma anche della bioraffinazione e dell’accumulo di energia. Il piano punta a ridurre drasticamente l’esposizione di Versalis alla chimica di base, settore in crisi strutturale che ha comportato per il gruppo perdite per 3 miliardi nell’ultimo quinquennio.

Sempre ieri il cda dell’Eni ha deliberato di distribuire, come previsto, la seconda delle quattro tranche del dividendo 2024, pari a 0,25 euro (su una erogazione complessiva annuale di 1 euro), con pagamento il 20 novembre. In Borsa infine gli investitori non hanno accolto con grande entusiasmo la vendita di una quota di Enilive e il titolo ha chiuso praticamente invariato a 14,2 euro (+0,3%).

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