«La legge sulla cittadinanza va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa con oltre 230 mila cittadinanze rilasciate, davanti a Spagna e Germania) lo dimostrano. Non c’è nessun bisogno di Ius Soli o scorciatoie». Il sasso nello stagno lo tira una nota della Lega.
Il testo viene è corredato da una fotomontaggio con i volti del leader di Fi, Antonio Tajani e della segretaria dem, Elly Schlein. E con la scritta: «Il Pd rilancia lo ius soli, Fi apre un varco a destra». E si apre un fronte polemico all’interno della maggioranza di governo.
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Ius Soli, il fronte nella maggioranza
A stretto giro, infatti, arriva la replica dei forzisti: «Innanzitutto dispiace che un alleato di coalizione ci attacchi.
Noi abbiamo ribadito quella che è la nostra linea da sempre, ma non fa parte del programma di governo ovviamente. Ognuno ha le sue sensibilità e impostazioni. Noi siamo contrari allo Ius soli ma siamo invece aperti allo Ius Scholae. Come disse Berlusconi, noi siamo per favorire l’integrazione. E la scuola è il motore di questa integrazione», dice all’Ansa, il portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi.
«Noi come impostazione non vogliamo attaccare gli alleati — aggiunge -. La sinistra sta tornando indietro. E molti moderati sono interessati a Fi proprio per la nostra posizione liberale e moderata. Dalla Lega invece di ringraziarci, troviamo dei post che non ci piacciono. La nostra strategia è colpire avversari, non gli alleati».
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