25.05.2025
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Economy

Italgas digitalizza l’intera rete del gas


Lo scanner istantaneo di guasti e dispersioni è ora una realtà. L’Italia sarà il primo Paese al mondo ad avere a breve un monitoraggio continuo e da remoto su tutto il territorio nazionale dei circa 74mila chilometri di rete del gas grazie al nuovo Centro Comando e Controllo Impianti e Reti (Cir) di Italgas. Anche perché investire sulle infrastrutture del gas è l’altra via necessaria per puntare agli obiettivi di decarbonizzazione, per l’ad del gruppo, Paolo Gallo. Sicurezza, efficienza operativa e performance delle tubature e dei consumi partono dunque dal cuore di Toscana Energia (controllata al 51% da Italgas), a Firenze, la sede scelta dal gruppo guidato da Gallo per affiancare il cervellone già operativo a Torino da tre anni. L’inaugurazione del Centro alla presenza della sindaca di Firenze, Sara Funaro, del presidente della Regione Eugenio Giani, del presidente di Toscana Energia Fabio Giorgetti e dell’ad di Toscana Energia, Bruno Burigana, rappresenta un passaggio cruciale della digitalizzazione avviata nel 2017. L’obiettivo è coprire entro l’anno il 90% della rete, per arrivare al 100% nei primi mesi del 2025. Saranno così sotto stretto monitoraggio circa 800 impianti di grandi dimensione collegati a ben 8mila cabine secondarie. E oltre al transito del gas nei tubi, sono sotto esame 24 ore su 24 anche le fasi della turboespansione e del preriscaldamento, fondamentali per misurare l’efficienza. Per dare un’idea del potenziale in campo, solo negli ultimi due anni è stato ridotto del 20% il consumo di calore del sistema. A garantire invece l’aggiornamento continuo della mappa della rete sotto strada e del terreno di contesto ci penseranno i 3D Asset Mapping, fino a quattro camioncino equipaggiati con un georadar capaci nel giro di un anno, dopo la sperimentazione, di scansionare e ridisegnare al millimetro il tracciato. Un altro passo verso l’efficienza che spiana anche la strada alla transizione energetica, visto che questo avanzato sistema di controllo sarà un giorno al servizio dei gas rinnovabili. La crescita nell’utilizzo dei biocarburanti e lo sviluppo dell’idrogeno passano anche da qui, dalla rete del futuro. Un modello che Italgas esporterà presto anche in Grecia.

MODELLO DI INNOVAZIONE
Si tratta di fare «l’industria del futuro, per Gallo. Questa la rotta imboccata da otto anni dal gruppo. «Con il nuovo Centro di Firenze», ha continuato l’ad, «siamo sempre più vicini all’obiettivo di un network interamente digitalizzato, in grado di agire come il sistema nervoso del corpo umano, con capacità di reazione a livello centrale e locale». Non è che « la punta dell’iceberg di uno sviluppo digitale unico al mondo che permette di avere ancora di più sotto controllo la nostra rete e intervenire in anticipo» in caso di anomalie. Il sistema cartografico integrato, in particolare, permette di intervenire sulla rete, interrogarla e verificarne lo stato anche nei suoi singoli segmenti favorendo una conoscenza sempre più capillare dei singoli sistemi distributivi, come spiegato da Pier Lorenzo Dell’Orco, ad di Italgas Reti. Ad esempio «durante le recenti inondazioni in Emilia Romagna abbiamo gestito i nostri impianti da remoto quando non si poteva intervenire localmente perché non ce n’era la possibilità», ha raccontato Gallo ricordando l’impennata nella qualità del servizio: «Le nostre perdite sono meno dello 0,01% e le monitoriamo costantemente» grazie a una rotta da «precursore dell’innovazione». «Abbiamo abbandonato le ideologie che il futuro» dell’energia, «sarà solo da fonti rinnovabili e solo elettrico». Per Gallo «è un po’ una favola, bella, ma non realistica». In generale, c’e bisogno di altro per raggiungere la decarbonizzazione, lavorando anche sulle infrastrutture del gas. «Dobbiamo decarbonizzare non solo gli elettroni ma anche le molecole e per fare ciò servono reti intelligenti, flessibili e digitalizzate». Una sfida del gruppo sarà dunque gestire i gas che non avranno un contenuto di carbonio. «La nostra rete e pronta». Per il resto, i nuovi numeri arriveranno con il piano industriale, «nelle prossime settimane», non appena sarà archiviata la trattativa per l’acquisto di 2i Rete Gas, per far nascere il maxi-polo delle reti: «Siamo lavorando».

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