Nove le imbarcazioni intercettate
Sono nove le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che Israele ha finora intercettato e fermato in base al tracker che segue le operazioni della navi: Adara, Alma, Aurora, Dir Yassine, Grande Blu, Huga, Sirius, Spectre e Yulara.
Gli attivisti: la missione va avanti
«Mercoledì 1° ottobre intorno alle 20:30 ora di Gaza, varie imbarcazioni della Global Sumud Flotilla — in particolare Alma, Sirius, Adara — sono state intercettate illegalmente ed abbordate dalle Iof (Forze di Occupazione Israeliane) in acque internazionali. Sembra che, nei momenti immediatamente precedenti, le imbarcazioni israeliane abbiano intenzionalmente disturbato le comunicazioni in un tentativo di prevenire segnali di soccorso ed impedire che il loro abbordaggio illegale fosse trasmesso in diretta streaming. Oltre alle imbarcazioni la cui intercettazione è confermata, abbiamo perso diretta streaming e comunicazioni con varie altre navi. Siamo al lavoro per rendere conto di tutti i partecipanti e tutti i membri della ciurma. Daremo nuovi aggiornamenti non appena saranno confermate ulteriori informazioni su barche, arresti, feriti e possibili vittime». E’ il resoconto della Global Sumud Flotilla dopo che stasera è iniziato l’abbordaggio delle forze armate israeliane.
«Questo è un attacco illegale ai danni di operatori umanitari disarmati in acque internazionali. Esortiamo governi, leader mondiali ed istituzioni internazionali ad esigere l’incolumità ed il rilascio dell’equipaggio, e a vigilare attentamente sulla situazione», sottolinea la Global Sumud Flotilla. «Nonostante alcune imbarcazioni siano state intercettate, la Global Sumud Flotilla si trova a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continuerà imperterrita la sua missione».
Flotilla: Idf ha speronato nave Florida
La Marina israeliana «sta usando aggressioni attive contro la Global Sumud Flotilla. La nave Florida è stata deliberatamente speronata in mare». Lo riferisce la Global Sumud Flotilla su Telegram. Le barche «Yulara, Meteque e altre sono state prese di mira con idranti. Questi attacchi illegali contro navi umanitarie disarmate costituiscono un crimine di guerra. Tutti i passeggeri a bordo sono illesi», aggiungono gli attivisti.
Hamas: da Israele atto di pirateria e terrorismo su Flotilla
«L’intercettazione in acque internazionali della Sumud Flotilla da parte dell’esercito di occupazione israeliano e l’arresto di attivisti e giornalisti» costituiscono «atti di pirateria e terrorismo contro civili e accresceranno la rabbia dei popoli del mondo». Lo dichiara Hamas. «Condanniamo con la massima fermezza la barbara aggressione contro la Sumud Flotilla» che deve essere condannata «da tutte le persone libere del mondo», aggiunge.
Media: finora fermate sei barche
Israele ha finora intercettato e fermato sei imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Lo riferisce El Pais che ha un giornalista, Carlos de Barron, a bordo di una delle barche. Si tratta delle navi Adara, Sirius, Alma, Dir Yassine, Huga e Spectre, precisa il sito del quotidiano spagnolo.
Israele: Greta e i suoi amici stanno bene
«Già diverse imbarcazioni della Flotilla sono state fermate in modo sicuro e si stanno trasferendo i loro passeggeri in un porto israeliano. Greta e i suoi amici stanno bene e in salute». È quanto si legge in un post del ministero degli Esteri israeliano, che si riferisce in questi termini all’attivista svedese Greta Thunberg, uno dei membri più famosi dell’equipaggio della Flotilla.
Flotilla: 4 navi sequestrate, altre 3 senza contatto
«Possiamo confermare che 4 navi sono state sequestrate e ispezionate, 3 navi rimangono senza alcun contatto (presumibilmente sequestrate e ispezionate), e il resto delle imbarcazioni della Flotta Global Sumud continua con «Mango» alla guida», sottolineano dalla Flotilla sui social. Le navi sequestrate «sembrano attualmente essere quelle che trasportano reporter, giornalisti e attivisti noti».
Flotilla: «Acqua con idranti sulle navi ed esplosioni intorno alle imbarcazioni»
«Le navi militari israeliane continuano a dirigersi verso la Global Sumud Flotilla e ad accerchiare le varie unità. Lanciano acqua per intimorire gli equipaggi e creare confusione. Ma la Flotilla è solo 65 miglia dalle coste di Gaza e non si lascia intimorire continua ad avanzare». Lo scrivono sui social gli attivisti Global Sumud Flotilla.
La nave Yulara è stata fatta oggetto di «pesanti attacchi con idranti». «Esplosioni» sono state poi «udite in lontananza intorno alle navi della Global Sumud Flotilla, presumibilmente granate stordenti lanciate da droni. Si tratta di un atto di aggressione diretta contro una missione umanitaria», denunciano gli attivisti.
Flotilla: telecamere offline, ci stanno intercettando illegalmente
«Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla stanno subendo un’intercettazione illegale. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per confermare la sicurezza e la situazione di tutti i partecipanti a bordo». E’ quanto fa sapere la Global Sumud Flotilla attraverso i canali social.
Sumud Flotilla: intercettate barche Alma e Sirius
Diverse barche della Global Sumud Flotilla, la flotta internazionale che sta portando aiuti umanitari ai civili palestinesi, sono state intercettate da navi della marina militare israeliana, lo fanno sapere gli attivisti tramite i loro canali. La prima barca ad essere stata intercettata è stata la Alma, considerata la barca “madre” della flotta, lo fanno sapere dalla barca Morgana. Anche la Sirius è stata intercettata, hanno detto dalla barca Grande Blue. In corso è l’intercettazione della barca Karma, che tra gli altri ospita Annalisa Corrado e Arturo Scotto.
L’ultimo avviso della Marina israeliana
La Marina israeliana ha dato l’ultimo avviso di stop alla Flotilla. Il Ministero degli Esteri israeliano ha pubblicato un video in cui un tenente donna parla via radio agli attivisti, dicendo che si stanno «avvicinando a una zona bloccata».. «L’unico scopo della flottiglia Hamas-Sumud è la provocazione. Israele, Italia, Grecia e il Patriarcato Latino di Gerusalemme hanno offerto e continuano a offrire alla flottiglia un modo per consegnare pacificamente qualsiasi aiuto a Gaza. La flottiglia ha rifiutato perché non è interessata agli aiuti, ma alla provocazione. La Marina israeliana ha contattato la flottiglia Hamas-Sumud e ha chiesto loro di cambiare rotta. Israele ha informato la flottiglia che si sta avvicinando a una zona di combattimento attiva e che sta violando un legittimo blocco navale. Israele ha ribadito l’offerta di trasferire pacificamente qualsiasi aiuto a Gaza attraverso canali sicuri». Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano su X.
Flotilla, forze israeliane sull’Alma, equipaggio fermato
Forze israeliane sono a bordo della nave Alma e hanno fermato membri dell’equipaggio. Lo si apprende dagli attivisti della Flotilla. L’imbarcazione era stata una delle prime ad essere isolata e ad avere le comunicazioni schermate.
Tajani: italiani su Flotilla saranno portati a porto di Ashfod e poi espulsi
«Abbiamo dato mandato al nostro consolato di dare assistenza a tutti gli italiani che verranno portati probabilmente al porto di Ashfod e poi verranno espulsi, credo che ci sarà un volo che li riporterà in Italia». Lo dice al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando degli italiani che si trovano attualmente sulle barche della Sumud Flotilla. «Abbiamo parlato con il governo di Israele affinché non ci fossero azioni violente e mi è stato assicurato. Anche i portavoce della Flotilla -dice ancora Tajani- ci hanno detto che avranno un atteggiamento assolutamente gandhiano».
Usb: è momento di bloccare tutto, venerdì 3 sciopero
«Aggredita la Global Sumud Flotilla, 3 ottobre sciopero generale, Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto». Lo annuncia il sindacato di base Usb sui suoi canali.
Pro Pal occupano stazione Centrale Napoli: treni bloccati
Manifestanti della rete Pro Pal e studenti del Collettivo autorganizzato universitario hanno occupato i binari della stazione Centrale di Napoli causando il blocco del traffico ferroviario in arrivo e in partenza. Forti i disagi per tutti i treni, dai Frecciarossa ai regionali. «La circolazione a Napoli Centrale è sospesa», comunica Trenitalia. L’iniziativa è scattata dopo l’annuncio dell’inizio dell’abbordaggio israeliano a navi della Flotilla. Gli studenti del Collettivo da ieri sera presidiano in maniera permanente la facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II a Porta di Massa.
Maria Elena Delia: non lasciamoli soli
«Le navi militari dell’IOF (l’esercito israeliano, ndr) hanno cominciato le procedure per intercettare le barche della Global.Sumud Flotilla. In acque internazionali. Restate vigili. Non lasciamoli soli. Ora tocca all’equipaggio di terra». Lo scrive sui social la portavoce italiana del movimento Maria Elena Delia.
Crosetto: «Importante che non ci sia violenza»
«Non lo chiamerei attacco, lo chiamerei blocco. Mi auguro che tutto avvenga con calma, con razionalità, senza che ci sia nessun problema. Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità. Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod, dove poi ogni nazione si attiverà per verificare come far rientrare i propri connazionali. L’importante è che quello che accadrà nelle prossime ore, avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia gli equipaggi e le persone che sono a bordo che le autorità israeliane. Aspettiamo la fine di questa cosa». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato dal Tg1.
Giornalista su Flotilla: potremmo finire in centri detenzione
«C’è un blocco navale a circa quattro miglia da noi, ci aspettiamo di affrontarlo a breve. Ci stiamo preparando con i vestiti e i viveri. L’intercettazione è nell’aria, potremmo perdere le comunicazioni in qualsiasi momento, sappiamo che l’intenzione è trasferirci in centri di detenzione israeliani». A parlare, da una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, è il giornalista barese Lorenzo D’Agostino, in collegamento con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale. «Vi chiedo di continuare a mantenere l’attenzione alta — aggiunge — di non far scendere la pressione. Stiamo più tranquilli sapendo di avervi al nostro fianco». D’Agostino evidenzia che l’attivista barese Antonio La Piccirella «è esposto a un pericolo molto più grande del mio, perché io sono un giornalista e mi aspetto di essere trattato in modo consono alla mia funzione. Tony sta tornando per la seconda volta a opporsi al blocco e le conseguenze per lui potrebbero essere moto più pesanti, quindi avrà bisogno di un appoggio istituzionale molto più deciso, forte e continuato nel tempo». D’Agostino dice infine che «la città di Bari ci ha fatto arrivare immagini come non se ne vedevano da decenni, di piazze piane e una popolazione che non è più disposta a guardare un genocidio in diretta. L’amministrazione comunale si è comportata benissimo nei confronti del popolo palestinese ma anche di queste barche, che navigano disarmate. Il calore ci è arrivato».
Flotilla, affiancati da navi israeliane, andiamo avanti
«Al momento 20 imbarcazioni stanno venendo verso di noi, alcune sono all’interno della Flotilla e non sappiamo le loro intenzioni. Siamo determinati a continuare, facciamo rotta verso Gaza per rompere il blocco navale, aprire un corridoio umanitario permanente e interrompere». Lo dicono gli attivisti a bordo della Flotilla. «Potremmo perdere la connessione a breve — dicono -. L’invito a tutti è a sostenere la Global Sumud Flotilla, ma soprattutto il diritto all’esistenza del popolo palestinese. Siamo una flotta autorganizzata e pacifica». L’abbordaggio della Flotilla è iniziato, con un affiancamento dei natanti della missione.
Flotilla, l’abbordaggio è iniziato
«L’abbordaggio è iniziato». Lo fanno sapere gli attivisti della Flotilla secondo cui l’intercettazione «è iniziata dalla barca Alma che risulta isolata».
Flotilla, ‘è arrivato l’alt da Israele’
‘Alle 20.25 (19.25 ora italiana) è arrivato l’alt da Israele alle barche della Flotilla’. Lo fanno sapere gli attivisti della delegazione italiana della Flotilla.
Flotilla, battelli e gommoni verso le prime barche
«Venti battelli si stanno avvicinando alle barche, cinque gommoni invece sono davanti alla Sirius». Lo comunicano dalla Flotilla. La Sirius è uno dei natanti alla testa della flotta umanitaria.
Flotilla, 12 barche vengono verso di noi
«Una dozzina di barche al momento non identificate si stanno avvicinando alla Flotilla, si trovano a circa 5 miglia da noi». Lo dice il deputato Pd Arturo Scotto imbarcato sulla missione umanitaria. «Le imbarcazioni si muovono lentamente», aggiunge Scotto. Secondo quanto si apprende le imbarcazione della Flotilla si sono messe in posizione, secondo le regole di ingaggio decise dagli attivisti. «Per raggiungere la posizione delle circa 12 navi ci vorrà circa un’ora-un’ora e mezza». fanno sapere gli attivisti aggiungendo che alcuni equipaggi hanno subito un black out della strumentazione e la schermatura delle comunicazioni.
Turchia: abbiamo evacuato dalla Flotilla 11 persone
La Turchia ha evacuato dalle barche della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza 11 attivisti che avevano richiesto assistenza, tra cui 3 turchi. «Nell’ambito delle operazioni di aiuto umanitario condotte da navi civili nel Mediterraneo orientale, 11 persone, tra cui 3 cittadini turchi, che avevano richiesto assistenza sono state evacuate a terra dalle nostre Forze Navali», ha affermato il ministero della Difesa di Ankara in un comunicato riportato dalla tv di Stato Trt. Ieri le forze armate turche avevano dichiarato che «se necessario» erano pronte a fornire attività di soccorso in coordinamento con partner internazionali.
Flotilla a 90 miglia da Gaza: siamo consapevoli di non riuscire ad arrivare
«Siamo a 90 miglia da Gaza, credo che mai una spedizione sia stata così vicina e con queste dimensioni. Per questo da un lato proviamo grande orgoglio e dall’altro rabbia perché siamo consapevoli di non riuscire ad arrivare». Lo dice il deputato del Pd Arturo Scotto, imbarcato sulla Global Sumud Flotilla. «Saremo intercettati in acque internazionali e verremo probabilmente messi agli arresti — dice — si tratterebbe di un atto illegale perché si consuma in acque internazionali. Seguiremo le regole d’ingaggio della Sumud Flotilla che prevedono la resistenza passiva».
Portavoce Delia: forse già oggi fermeranno Flotilla
«Li ho sentiti prima di iniziare la conferenza stampa e la situazione era molto tranquilla.
E’ chiaro che questo scenario è una conseguenza di tutta la pressione che c’è, altrimenti sarebbe già accaduto e anche pesantemente. Ma è certo che prima o poi li fermeranno, forse già oggi». Lo ha detto Maria Elena Delia, la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla, a margine di una conferenza stampa alla Camera.
Crosetto ad attivisti: vi difendiamo anche se siete offesi
«A quei pochi presunti ‘attivisti’ che non si sentono rappresentati dalle nostre Forze armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto su X, commentando «alcuni ‘attivisti’, che a Palermo, davanti al teatro Politeama, si sentono ‘offesi’ dal solo fatto di vedere uno stand dell’Esercito italiano ‘mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza’». Il ministro ha anche specificato: «Sono certo che la stragrande maggioranza degli Italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre Forze armate».
Ministro Israele a Flotilla: non è tardi, consegnate aiuti
«Da ogni parte si levano voci che chiedono di fermare questa provocazione di Hamas-Sumud. Non è troppo tardi. Vi preghiamo di consegnare qualsiasi aiuto in vostro possesso in modo pacifico attraverso il porto di Cipro, la marina di Ashkelon o qualsiasi altro porto della zona verso Gaza». È l’appello lanciato dal ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar alla Flotilla dopo quello congiunto di Grecia e Italia affinché accettino un compromesso e consegnino gli aiuti per la distribuzione tramite la Chiesa.
Flotilla: chiediamo a istituzioni di essere responsabili
«Sento sempre dire molte cose sugli attivisti a bordo della Sumud Flotilla, vengono chiamati irresponsabili e gli si dice che è il momento di prendersi delle responsabilità. Allora, siamo noi a dover chiedere alle istituzioni di essere responsabili». Così Maria Elena Delia, la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla. «Non ho mai sentito chiedere, invece, perché questi attivisti si dovrebbero fare male in acque internazionali? La risposta è che quando c’è Israele di mezzo le regole non valgono più — aggiunge Delia — Le persone a bordo meritano grande rispetto perché, dopo due anni di genocidio nessun governo ha osato fare qualcosa».
Landini: pronti a sciopero generale se blocco Flotilla
«Di fronte a un eventuale blocco, a sequestri, arresti — e spero di fermarmi qui — siamo pronti a proclamare, in modo tempestivo, uno sciopero generale che riguardi tutte le lavoratrici, tutti i lavoratori, di tutti i settori pubblici e privati» Così Maurizio Landini, leader della Cgil, in una conferenza stanza in corso alla Camera, in merito alla Flottilla in rotta per Gaza. «Un atto di quella natura in acque internazionali sarebbe un atto di guerra contro chi vuole svolgere una missione per riaffermare la pace». sottolinea Landini aggiungendo che verrà chiesto a «tutte le persone di scendere in piazza».
Sanchez: Flotilla non è minaccia, Israele ne tenga conto
«Siamo in contatto con la Flotilla e con gli altri Paesi» coinvolti, «stiamo parlando di persone, ricordiamo che è una missione umanitaria che non avrebbe avuto luogo se Israele avesse permesso l’ingresso di aiuti» a Gaza. Lo ha detto il premier Pedro Sanchez a margine del vertice Ue. «La Flotilla non rappresenta un pericolo o una minaccia per Israele, quindi spero che Netanyahu ne tenga conto», ha sottolineato.
Meloni: sofferenze palestinesi forse non priorità Flotilla
«È una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi, ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità». Lo ha detto Giorgia Meloni interpellata sul caso della Flotilla a margine del vertice Ue.
Italia e Grecia: Israele garantisca la sicurezza della Flotilla
«Italia e Grecia seguono attentamente gli sviluppi della Global Sumud Flotilla e si appellano alle autorità israeliane per garantire la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti e consentire ogni azione di tutela consolare. Noi, ministri degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e della Repubblica Ellenica, facciamo appello alle donne e agli uomini della Flottiglia affinché accettino la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme a consegnare in sicurezza gli aiuti destinati in solidarietà ai bambini, alle donne e agli uomini di Gaza». Lo affermano in una nota congiunta i ministri degli esteri di Italia e Grecia.
Flotilla: incrociati rimorchiatori israeliani
«Abbiamo incrociato pochi minuti fa due navi, quasi sicuramente israeliane: sembravano essere dei rimorchiatori. Poi si sono allontanate. La navigazione prosegue verso Gaza e al momento non vediamo blocchi all’orizzonte». A riferirlo uno degli attivisti italiani a bordo della Grande Blu, una delle prime imbarcazioni della Sumud Flotilla dirette a Gaza.
Marina userà altoparlanti con Flotilla: tornate indietro
Prima che le imbarcazioni della Flotilla raggiungano le acque territoriali di Israele, la Marina militare farà annunci con gli altoparlanti chiedendo agli attivisti di tornare indietro verso i Paesi da cui sono venuti. Se non si ritireranno, la Marina militare li fermerà e li trasferirà in Israele. Lo riferisce Channel 12. Successivamente, sarà consentito agli attivisti di essere espulsi volontariamente, e se si rifiuteranno saranno arrestati e processati da un tribunale apposito (non un tribunale ordinario) per ingresso illegale in Israele. Alcune delle navi degli attivisti saranno confiscate e altre saranno affondate.
Si muove anche il Copasir
Anche il Copasir si è mosso rispetto alla Global Sumud Flotilla e sta seguendo gli eventi legati alla missione degli attivisti che sono ora in navigazione verso Gaza. A quanto apprende l’Adnkronos infatti il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha chiesto e ricevuto aggiornamenti sull’evoluzione della situazione ad Aisi ed Aise.
Attivista Flotilla: attacco imminente, non faremo resistenza
David Adler, uno degli attivisti che fa parte della Flotilla e co-coordinatore generale di Progressive International, un’organizzazione internazionale che riunisce le organizzazioni politiche progressiste, spiega su X che le minacce della scorsa notte alle navi «sono l’anticipo di ciò che temiamo da tempo: il rapimento illegale da parte di Israele in acque internazionali». «Ci stiamo preparando a un attacco così imminente. Conosciamo le procedure. Conosciamo i protocolli. Quando saliranno a bordo delle nostre imbarcazioni, non opporremo resistenza. Siamo pronti».
Madrid: Flotilla non entri in zona esclusiva, Furor non seguirà
Il governo spagnolo ha «fortemente» raccomandato ai membri della Global Sumur Flotilla di non entrare, nelle attuali circostanze, nella zona di esclusione stabilita da Israele nelle acque antistanti Gaza, «poiché farlo porrebbe a rischio severo la loro stessa incolumità», secondo fonti ufficiali riferite dall’agenzia Efe. La nave militare ‘Furor’ inviata da Madrid «si trova già in un raggio operativo per realizzare operazioni di salvataggio, se fossero necessarie» segnalano le fonti. Ma si avverte che «la nave non potrà entrare nella zona di esclusione stabilita dall’esercito israeliano poiché metterebbe a rischio l’integrità fisica dell’equipaggio e quella della stessa Flotilla». Il governo spagnolo evidenzia che la missione della Global Sumur «è encomiabile e legittima ma che «la vita dei suoi componenti deve venire anzitutto». Da parte sua, l’organizzazione della Flotilla in un comunicato ritiene che Madrid abbia rinunciato a prestarle «la protezione necessaria per arrivare» alle coste di Gaza con gli aiuti umanitari. «Per azione e omissione, il governo spagnolo diventa un complice di quanto potrà accadere», si denuncia, dopo la richiesta di non superare la zona di esclusione segnata da Israele in acque internazionali a 120 miglia nautiche (193Km) da Gaza.
Flotilla: all’alba brusca manovra per evitare nave da guerra
Una barca della Flotilla è stata stamattina «aggressivamente circondata» da una nave da guerra israeliana: lo afferma la Global Sumud Flotilla in una nota, ripresa da Sky News. Secondo quanto riportato, il capitano di una delle imbarcazioni in testa è stato costretto a effettuare una brusca manovra per evitare una collisione frontale. Le comunicazioni di bordo sono state disattivate a distanza mentre la nave da guerra procedeva «pericolosamente vicina» per diversi minuti. Secondo la Flotilla, la nave ha poi molestato un’altra imbarcazione della flottiglia con manovre simili.
Flotilla: la nave Alpino si è fermata alle 2 di notte
«Stanotte, intorno alle 2, siamo entrati nella cosiddetta fascia critica. La nave Alpino si è fermata dando un’allerta e chiedendo a chi volesse eventualmente salire a bordo di farlo. Noi, a bordo della Karma, la barca dell’Arci, abbiamo deciso di continuare e provare a portare gli aiuti a Gaza. È stata una notte non semplice e non si annuncia una mattinata semplice, perché è molto probabile che verremo intercettati. Ci aspettiamo un abbordaggio, una presa di controllo delle nostre imbarcazioni e il fermo con trasbordo verso Israele. Si tratterebbe di un atto di pirateria che avverrebbe in acque internazionali. Non sarebbe un arresto, ma tecnicamente un rapimento». Ha aggiunto Scotto, intervistato su RTL 102.5.
Flotilla: lungo la rotta avvistato un sommergibile israeliano in immersione
«Nel corso della notte, diverse imbarcazioni militari israeliane hanno accerchiato la Flotilla, ostacolando le comunicazioni radio con tecniche di jamming. La nave Sirius, subentrata all’Alma come aprifila, ha segnalato l’avvistamento di un sommergibile israeliano in immersione lungo la rotta». E’ quanto fa sapere la Global Sumud Flotilla, che sta proseguendo la navigazione verso Gaza ed attualmente dalla costa è a «circa 27 ore di rotta mantenendo una velocità costante di 5 nodi».
Madrid: Flotilla non entri in zona esclusiva, la nave Furor non seguirà
Il governo spagnolo ha «fortemente» raccomandato ai membri della Global Sumur Flotilla di non entrare, nelle attuali circostanze, nella zona di esclusione stabilita da Israele nelle acque antistanti Gaza, «poiché farlo porrebbe a rischio severo la loro stessa incolumità», secondo fonti ufficiali riferite dall’agenzia Efe. La nave militare ‘Furor’ inviata da Madrid «si trova già in un raggio operativo per realizzare operazioni di salvataggio, se fossero necessarie» segnalano le fonti. Ma si avverte che «la nave non potrà entrare nella zona di esclusione stabilita dall’esercito israeliano poiché metterebbe a rischio l’integrità fisica dell’equipaggio e quella della stessa Flotilla». Il governo spagnolo evidenzia che la missione della Global Sumur «è encomiabile e legittima ma che «la vita dei suoi componenti deve venire anzitutto». Da parte sua, l’organizzazione della Flotilla in un comunicato ritiene che Madrid abbia rinunciato a prestarle «la protezione necessaria per arrivare» alle coste di Gaza con gli aiuti umanitari. «Per azione e omissione, il governo spagnolo diventa un complice di quanto potrà accadere», si denuncia, dopo la richiesta di non superare la zona di esclusione segnata da Israele in acque internazionali a 120 miglia nautiche (193Km) da Gaza.
Flotilla: a 130 miglia da Gaza, per ora nessun alt
«Siamo a 130-135 miglia dalla costa di Gaza. Al momento non abbiamo avuto segnali di alt da Israele ma siamo in allerta permanente». A dirlo il deputato del Pd Arturo Scotto, che sta partecipando alla missione della Global Sumud Flotilla. «Siamo consapevoli che in giornata potremmo essere avvicinati per l’abbordaggio».
Flotilla, avvicinate imbarcazioni non identificate
«Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate nella notte a diverse barche della Flotilla, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio. Le imbarcazioni si sono ora allontanate dalla Flotilla». A spiegarlo la portavoce italiana del Global movement to Gaza, Maria Elena Delia. «Continuiamo a navigare verso Gaza, avvicinandoci al limite delle 120 miglia nautiche — aggiunge — , vicino all’area in cui le precedenti flottiglie sono state intercettate e attaccate».
Attivista Flotilla: siamo a meno di 130 miglia nautiche da Gaza, c’è tensione
«Siamo circa 130 miglia nautiche da Gaza, poco meno. Non arriveremo a Gaza ovviamente, siamo convinti che ci fermeranno prima. Poi se succede il miracolo, arriveremo domani pomeriggio più o meno». «Rischio arresto? Non si tratterebbe di un arresto, ma di un rapimento, perché siamo in acque internazionali». A dirlo, in un collegamento con RaiNews24, l’attivista Maso Notarianni che è a bordo della Karma, imbarcazione Arci della Global Sumud Flotilla. Facendo un breve resoconto delle ultime ore, riferisce: «Abbiamo avuto un ‘jamming’, ovvero ci hanno interrotte le comunicazioni per più di mezz’ora. Alcune imbarcazioni, prima dell’alba, hanno circondato la nave ‘madre’ della Flotilla, Alma, ma non hanno ancora fatto l’abbordaggio. Dopodiché hanno bloccato le comunicazioni anche ad altre imbarcazioni, ovviamente c’è grande tensione tra tutti. Siamo stati fermi per una un’oretta quando sono accadute le intercettazioni, adesso siamo ripartiti».
Ultimo alert da Alpino a Flotilla, la fregata non andrà oltre
La fregata Alpino della Marina militare italiana ha diramato il secondo e ultimo avviso ufficiale a tutte le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla al limite delle 150 miglia nautiche dalle coste di Gaza. La nave ha comunicato che non oltrepasserà tale limite. Fin dal primo avviso, diramato alle 16:30 di ieri, la Alpino si era detta disponibile a «recuperare eventuale personale che avesse voluto essere trasferito a bordo».
«Siamo a meno di 145 miglia nautiche da Gaza»
«Siamo a meno di 145 miglia nautiche da Gaza». Lo rende noto la Global Sumud Flotilla attraverso i social. «Mentre navighiamo più vicini a Gaza, restiamo vigili entrando nell’area in cui sono state intercettate e/o attaccate le precedenti flottiglie», aggiunge la spedizione precisando che la navigazione continua senza lasciarsi scoraggiare «dalle minacce e dalle tattiche intimidatorie israeliane».
Flotilla: ci prepariamo a venire intercettati da navi israeliane
«Nessuna nave della flottiglia è stata al momento intercettata, ma tutte le imbarcazioni hanno comunque effettuato i preparativi d’emergenza per un’intercettazione» eventuale. Lo scrive su X uno dei partecipanti alla spedizione della Global Sumud Flotilla diretta verso la Striscia di Gaza, secondo cui navi della marina israeliana si starebbero avvicinando alla flottiglia e le telecamere a circuito chiuso di diverse imbarcazioni sarebbero state messe fuori uso.
Flotilla: entrati in zona alto rischio, allerta droni
«Siamo entrati nella zona ad alto rischio. Siamo in stato di massima allerta. L’attività dei droni sulla flottiglia è in aumento. Diverse segnalazioni indicano diversi scenari che si potrebbero verificare nelle prossime ore». E’ quanto scrive la flotta della Global Sumud Flotilla suoi canali social, mentre si dirige verso la Striscia di Gaza.