04.07.2025
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Economy

Inps e Albania, accordo per la cooperazione previdenziale


L’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Albania in materia di sicurezza sociale, firmato a Roma il 6 febbraio 2024, e ratificato con la legge 11 marzo 2025, n. 29, ha come scopo anche il coordinamento delle rispettive legislazioni in materia di sicurezza sociale, per garantire la portabilità dei diritti in materia di sicurezza sociale, e sancisce il principio della parità di trattamento delle persone assicurate o ammesse ai benefici previsti in base alle legislazioni di sicurezza sociale degli Stati firmatari.

Nei primi mesi dell’anno, si sono svolti a Roma una serie di incontri tra i vertici dell’INPS e dell’Istituto di Sicurezza Sociale albanese (ISSH), finalizzati a rafforzare la cooperazione tra i due enti in vista della piena operatività dell’accordo ratificato nel marzo 2025, e che si applica, dal primo luglio 2025, alle persone a prescindere dalla loro cittadinanza, che sono o sono state soggette alla legislazione di una o di entrambi gli Stati contraenti, nonché ai loro familiari e superstiti, e ai rifugiati e agli apolidi, nonché ai loro familiari e superstiti.

Il campo di applicazione, con riferimento alla legislazione di sicurezza sociale italiana, include: assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti; le gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti); la gestione separata dell’assicurazione generale obbligatoria; i regimi sostitutivi ed esclusivi dell’assicurazione generale obbligatoria; l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria; l’assicurazione per l’indennità di malattia, compresa la tubercolosi e la maternità.

L’Accordo prevede, una tutela per i lavoratori distaccati ( i lavoratori inviati temporaneamente in Albania o in Italia manterranno la copertura previdenziale del Paese d’origine fino a un massimo di 24 mesi), parità di trattamento (l’Accordo sancisce il principio della parità di trattamento delle persone assicurate o ammesse ai benefici previsti in base alle legislazioni di sicurezza sociale di Italia e Albania), collaborazione amministrativa (previste procedure semplificate per lo scambio di dati tra enti previdenziali, con specifici formulari bilingue per la gestione delle domande), totalizzazione dei periodi assicurativi (sarà possibile sommare i periodi contributivi non sovrapposti, maturati in Italia e in Albania per richiedere pensioni e altre prestazioni di sicurezza sociale in base alle legislazioni di sicurezza sociale dei due Stati firmatari).

l’Accordo non si applica all’assegno sociale e alle altre prestazioni non contributive, erogate a totale o parziale carico della fiscalità generale, nonché all’integrazione al trattamento minimo.

Le domande di pensione in regime internazionale potranno essere presentate all’INPS o all’ente previdenziale albanese (ISSH).

Le domande di pensione presentate dai residenti in Albania sono gestite dal Polo specializzato presso la Direzione provinciale INPS di Perugia, mentre quelle presentate dai residenti in Italia sono gestite dalla Struttura territoriale competente in base al criterio della residenza. Per gli iscritti alla Gestione pubblica resta confermato l’attuale criterio, che prevede la gestione delle domande da parte della Struttura territoriale dell’INPS cui fa capo l’ultimo ente datore di lavoro dell’iscritto.

L’accordo bilaterale, che garantisce una più ampia tutela previdenziale ai lavoratori che hanno versato contributi in entrambi i Paesi, agevolerà la mobilità tra Italia e Albania, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Maggiori informazioni di dettaglio nella Circolare INPS n. 106 del 1° luglio 2025.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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