Sale la tensione nel Mediterrano. Sullo sfondo della crescente minaccia di Putin verso l’Occidente, del via libera di Biden all’utilizzo di missili americani in territorio russo e dell’apertura di Francia e Germania all’invio di truppe in Ucraina, in mare aperto si sta consumando una sorta di «faccia a faccia» tra il gruppo navale della portaerei degli Stati Uniti Uss Truman e la nave spia russa Yantar. Al fianco della Truman, però, in qualità di «accompagnatore» c’è anche la fregata italiana ITS Carabiniere che compone il Carrier Strike Group insieme alla spagnola SPS Méndéz Nunez e alla statunitense USS Stout (DDG55).
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Le rotte
Come riporta Itamilradar, sia la portaerei americana che la nave Yantar nelle scorse ore hanno oltrepassato lo Stretto di Gibiliterra e si stanno dirigendo nel cuore del Mediterrano. Un pericoloso incontro ravvicinato che ha il sapore di una provocazione, soprattutto lato Mosca. La Yantar è infatti conosciuta come una nave spia, non è armata ma è capace di azioni di spionaggio. Si tratta di nave da ricerca oceanografica che va a caccia di comunicazioni sottomarine ed è in grado di tracciare cavi e fibre ottiche piazzate in fondo al mare a grandi profondità.
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I sospetti della Nato
La Nato da tempo sospetta che la Yantar, nota anche con il nome di Amber, sia coinvolta nella rimozione di informazioni dalle comunicazioni sottomarine e nel posizionamento di dispositivi di ascolto sui cavi sottomarini. Già a inizio novembre è finita nel mirino della guardia costiera norvegese dopo essere rimasta diversi giorni al largo delle loro coste. In quei giorni erano in corso esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti che hanno coinvolto proprio la portaerei USS Harry S. Truman. Successivamente «Yantar» si è spostata verso Sud attraversando il canale della Manica di fronte alle coste britanniche, seguendo di fatto il tragitto della nave americana. Attualmente la destinazione della nave russa è Algeri.
La fregata Carabiniere
La nave Carabiniere è una fregata di nuova generazione caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi. Le sue capacità di scoperta e l’armamento la rendono idonea per operazioni di sorveglianza ed interdizione di traffici illeciti, prevenzione e controllo dell’immigrazione illegale, attività specifiche di Sea Control e, in particolare, protezione delle Sea Lines of Communication (SLOC) e operazioni di interdizione marittima (MIO), di contrasto alla minaccia di naviglio ostile con particolare riguardo alla lotta antisommergibile e di assistenza umanitaria e concorsi in caso di calamità naturali. La polivalenza di Nave Carabiniere è garantita anche dai sistemi d’arma in dotazione; tra tutti va ricordato il nuovo radar di scoperta aereo attivo MFRA (Multifunctional RADAR Active), integrato con il sistema missilistico antiaereo SAAM-ESD (Surface to Anti Air Missile – Extended Self Defence), costituito da una batteria di due lanciatori verticali Sylver A-50 capaci di alloggiare 16 missili tipo Aster. Per quanto attiene alla specifica funzione antisommergibile, oltre ai sistemi sonar a scafo comuni alla versione GP (General Purpose) della Classe FREMM, l’Unità è dotata di un sonar a profondità variabile (VDS), attivo e a bassa frequenza, Thales 4249.
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