Al Campus di Lecco del Politecnico di Milano venerdì 29 novembre è andato in scena il convegno Rehabilitation Medicine Research and Innovation: Science, Healthcare Industry, Philanthropy — The Alliance che ha acceso i riflettori sul futuro della Medicina Riabilitativa con uno sguardo attento al mondo della filantropia, capace di promuovere uno sviluppo tecnologico etico e una crescita dell’ecosistema del territorio. Vi hanno partecipato neuroscienziati e manager da tutto il mondo, come Stati Uniti, Canada, Francia, Belgio e Arabia Saudita. Al centro del dibattito, le tecnologie che giocano un ruolo sempre più importante nel facilitare il recupero di pazienti con disabilità che derivano da malattie e danni del Sistema Nervoso Centrale, come ictus cerebrale, lesioni del midollo spinale e lesioni cerebrali. La Medicina Riabilitativa, infatti, si sta rivelando come una scienza sempre più complessa in cui gli algoritmi di Intelligenza Artificiale, i robot collaborativi, la realtà aumentata e virtuale e i nuovissimi sistemi di monitoraggio Internet of Bodies sono strumenti indispensabili per promuovere la neuroplasticità. Non a caso, l’idea di questo convegno nasce da una storia di successo che ha visto protagonista Fondazione Cariplo che dal 2004, in collaborazione con UniverLecco, ha investito a Lecco 15 milioni di euro per supportare diversi progetti di ricerca in Medicina Riabilitativa. Alcuni di questi sono stati portati avanti congiuntamente dal Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute (VBRRII) e da Institution de Lavigny in Svizzera. Questo modello di collaborazione tra filantropia e ricerca scientifica ha gettato le basi per espandere la rete di partnership oltre il territorio volgendo lo sguardo allo scenario internazionale.
Leave feedback about this