14.05.2025
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Economy

«Importante passo avanti ma servono defiscalizzazioni anche per il lavoro domestico»


«Accogliamo con grande favore la maxi deduzione fiscale, prevista dalla riforma Irpef, approvata dal Governo, il cui decreto attuativo è stato pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, che riguarda le assunzioni a tempo indeterminato. Un’agevolazione importante che rappresenta un passo significativo per sostenere l’occupazione — ha dichiarato l’Avv. Filippo Breccia Fratadocchi, Vice Presidente di Nuova Collaborazione (Associazione Nazionale datori di lavoro domestico). Non possiamo, tuttavia, fare a meno di esprimere il nostro rammarico nel vedere, ancora una volta, il settore del lavoro domestico escluso da questo tipo di interventi, nonostante il ruolo fondamentale svolto dai lavoratori domestici nella gestione del lavoro di cura delle famiglie e nonostante la famiglia stessa rappresenti una piccola impresa. Le famiglie che assumono personale domestico sono a tutti gli effetti dei datori di lavoro e dovrebbero pertanto usufruire delle agevolazioni che coinvolgono gli altri settori, perlomeno quando necessitano di assistenza a persone non autosufficienti. Ecco perché come associazione datoriale, firmataria del contratto collettivo di categoria, da sempre chiediamo interventi mirati a favore delle famiglie. In primis, la defiscalizzazione del costo del lavoro domestico – salario e contributi – che rappresenterebbe uno strumento importante per alleggerire i costi delle famiglie, lasciate da sole senza politiche di welfare strutturate, per favorire la regolarizzazione del lavoro e la professionalizzazione del settore. Al contrario, se il lavoro domestico continuerà ad essere escluso dai sostegni e dagli sgravi destinati agli altri rapporti di lavoro, continueremo ad assistere alla crescita del lavoro nero in un comparto nel quale un lavoratore su due è irregolare».  

I dati sul lavoro domestico

Nell’anno 2023 i lavoratori domestici contribuenti all’Inps sono stati 833.874, con un decremento rispetto al 2022 pari a -7,6% (-68.327 lavoratori), analogo a quello registrato nel 2022 rispetto ai dati 2021 (-7,3%), dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021.

Questi ultimi sono stati l’effetto di una spontanea regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e all’entrata in vigore del decreto Rilancio che, da giugno 2020, ha regolamentato l’emersione agevolata di rapporti di lavoro irregolari che ha riguardato soprattutto lavoratori stranieri e in particolare extracomunitari. A livello territoriale, il Nord-Ovest è l’area geografica che, con il 30,7%, presenta il maggior numero di lavoratori, seguita dal Centro con il 27,6%, dal Nord-Est con il 19,9%, dal Sud con il 12,2% e dalle Isole con l’9,6%. La composizione per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che risultano essere il 68,9% del totale, contro quella dei lavoratori italiani che rappresentano il restante 31,1%. (Fonte INPS).

Nuova collaborazione

NUOVA COLLABORAZIONE, associazione nazionale fondata a Torino nel 1969 – unica firmataria nel 1974 per parte datoriale del primo CCNL sulla disciplina del lavoro domestico – rappresenta e tutela gli interessi dei datori di lavoro domestico, porta all’attenzione delle Istituzioni le problematiche riguardanti i rapporti di lavoro e – attraverso la federazione FIDALDO di cui è parte costituente – partecipa alla stipula di contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro sia a livello nazionale che territoriale. La vocazione di Nuova Collaborazione è quella di porsi al fianco della famiglia e farsi portavoce di azioni e provvedimenti – tra cui la defiscalizzazione del lavoro domestico – per aiutare le famiglie caregiver di persone non autosufficienti e quelle con figli. Nuova Collaborazione è una delle sigle che aderiscono al Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza, per la costruzione di adeguate politiche di welfare e proposte operative a sostegno delle persone non autosufficienti.

 

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