Giorni febbrili per i commissari di Acciaierie d’Italia, assistiti dall’advisor Bsg, per esaminare le due manifestazioni di interesse pervenute per l’intero perimetro della ex Ilva da Bedrock Industries e dal tandem Flacks Group-Steel Business Europe. Lo scrutinio delle proposte, secondo quanto risulta al Messaggero, ha fatto emergere che il piano del veicolo di investimento di Miami creato nel 2015 dall’americano Alan Kestenbaum con scelte d’investimento concentrate principalmente sul comparto dei metalli, estrazione mineraria e risorse naturali, sarebbe più competitivo perché contiene una bozza di piano industriale di 3-5 anni più definita rispetto alla manifestazione dell’altra coppia di offerenti. E l’investitore della Florida ha anche competenza perché poco dopo la sua nascita aveva acquistato Stelco Holdings, produttore siderurgico canadese, finito in bancarotta, poi risanato in quattro anni e venduto nel 2021.
DECARBONIZZAZIONE
Le linee essenziali del piano Bedrock prevedono la piena decarbonizzazione, non necessita di una nave rigassificatrice e soprattutto, il vero punto forte, dovrebbe garantire una produzione di 6 milioni di tonnellate. E’ questo livello di produttività che mette la società di Miami in vantaggio perché rappresenta una quota di gran lunga più elevata di quanto aveva prodotto l’impianto siderurgico dal 2020 in poi (3-4 milioni). Sul piatto Bedrock metterebbe una somma di investimenti da 4-6 miliardi, anche se non specifica quanto a proprio carico e quanto di contributo pubblico.
Bedrock non fa riferimento a una nave rigassificatrice perchè vorrebbe utilizzare il Tap (Trans-Adriatic Pipeline), il gasdotto Trans-Adriatico che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania, approda in Italia, sulla costa adriatica della provincia di Lecce. Tap consente l’accesso al mercato europeo delle riserve di gas proveniente dal giacimento offshore azero Shah Deniz, situato nel Mar Caspio.
La proposta del gruppo Usa e va definita meglio nelle trattative future perché molti punti sono fluidi. Compresa l’occupazione anche se in linea di principio sarebbe disponibile, in più tempi, ad assumere quasi tutti i dipendenti. Così come aperta sarebbe la proposta di Flacks Group-Steel Business Europe ma più incompleta perché allo stato non conterrebbe un piano industriale e pertanto ci sarebbero indicazioni generiche di rilancio delle attività siderurgiche.
Entro metà della prossima settimana l’esame dei commissari dovrebbe portare alle prime indicazioni.
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