Una leggenda tira l’altra, chissà: ieri il Settebello ha battuto la Serbia, stanotte (alle 2, ora italiana) si tuffa Paltrinieri. Il gioco è subito pesante nelle acque mondiali di Singapore, quelle in vasca della pallanuoto o quelle calde, oltre i 30 gradi, dell’isola di Sentosa lì di fronte, dove un tempo dominavano i pirati e adesso è il Paese dei balocchi per il turismo ricco, fauna locale che bussa alle porte, varani, pavoni, pappagalli, e capi di Stato in summit (si strinsero la mano, a secco, Trump 1 e Ciccio Kim).
La partita del Settebello era solo un preliminare, come le prove per costruire la griglia della Formula Uno, ma per gli azzurri era anche un test di gioco fisico e aggressivo, da costruire con la difesa super, da cui tutto parte e riparte. Diciassette le reti rifilate ai multiolimpionici serbi, come la Romania (il 17bello): 13 nei quattro tempi, e quattro ai rigori che attribuiscono vittoria e due punti e primo posto nel girone, battendo il Sudafrica domani, il che è nel pronostico. La Serbia se ne è visti parare 3, uno nei tempi regolamentari e due nella serie finale, il che ha portato al romano portiere Nicosia il trofeo dell’Mvp. «Noi siamo il Settebello e chi verrà verrà» ha detto pensando al futuro prossimo e remoto. Curiosità geostatistica: il rigore vincente l’ha segnato un altro romano, Giacomo Cannella. Ora i due vestono Recco, la fabbrica degli scudetti.
INFINITO
Greg, che appena può va a tifare i ragazzi di Campagna, stanotte ha il suo da fare: la gara che lo aspetta è quella della 10 chilometri, l’unica olimpica, ma poi lo aspettano altre tre, che non se ne risparmia nemmeno una del programma d’acque libere (5 m, knockout e staffetta mista) e, se gli si riaccendesse il fuocherello, è iscritto pure nelle lunghe distanze di piscina, 800 e 1500. Anche se l’impressione generale è che ormai si senta principalmente marinaio, sognando l’oceano della California, Los Angeles 2028. L’acqua calda infastidisce, ma certo gli piace più della Senna, per balneabile che fosse, con le sue correnti e i suoi batteri (mica è tutto romantico a Parigi…). Avrà per compagno Andrea Filadelli, ligure di Lavagna, otto anni meno dei quasi 31 di Greg; si allenano insieme a Ostia. Avrà per avversari i meglio del meglio, i tedeschi Wellbrock (frequenti i testa a testa con lui) e Klemet, gli ungheresi Rasovskzy (pericolosissimo) e Klemet, i francesi Olivier e Fontaine e chissà che non emerga dall’acqua calda qualche australiano.«Greg vuole essere competitivo in ogni situazione: mare caldo, mare freddo, mare mosso, mare piatto» dice il suo coach Fabrizio Antonelli. Figurarsi se gli fa paura il ricordo dei pirati… Non potrà consigliarlo però Ginevra Taddeucci: la gara delle donne che doveva aprire la rassegna è stata rinviata perché l’acqua metteva a rischio la salute dei nuotatori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leave feedback about this