14.06.2025
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Fashion

il prototipo realizzato nel 1984 è in vendita (e il prezzo potrebbe essere il più alto di sempre)


È la Birkin, con la B maiuscola. La prima, l’originale, il prototipo creato nel 1984 per Jane Birkin, l’attrice e icona della moda franco-britannica da cui la celebre borsa prende il nome. E dal 10 luglio, la borsa di Hermes diventata un’icona del lusso, sarà messa all’asta da Sotheby’s durante la vendita “Paris Fashion Icons. Il pezzo sarà esposto prima a New York, dal 6 al 10 giugno, e poi nella capitale francese dal 3 al 9 luglio, in vista della sua vendita.

Il prezzo?

Ma quale sarà il suo prezzo di vendita? La casa d’aste non ha fornito una stima pubblica sul valore, ma è lecito attendersi cifre altissime, considerando la sua unicità e il culto che circonda questo oggetto.

Il valore stimato, infatti, verrà comunicato solo privatamente ai potenziali acquirenti. Una delle altre Birkin appartenute a Jane Birkin è stata venduta nel 2021 per circa 160.000 dollari, ma l’attuale esemplare — il primo prototipo mai creato — è considerato un oggetto senza paragoni, sia storicamente che culturalmente. È quindi lecito aspettarsi una cifra a sei zeri, forse anche oltre.

Com’è nata la Birkin

Forse non tutti sanno che questa borsa diventata una leggenda è nata per caso. Jane Birkin, durante un volo da Parigi a Londra, rovesciò accidentalmente il contenuto della sua cesta di vimini, rivelando un problema di funzionalità. Il suo vicino di posto era Jean-Louis Dumas, CEO di Hermès. I due discussero dell’idea di una borsa capiente ma elegante, disegnando uno schizzo su un sacchetto per il mal d’aria. Ne nacque un nuovo modello, ispirato ai bagagli della maison, con doppio manico e linee funzionali. Il prototipo fu realizzato proprio per lei, diventando non solo una rivoluzione nel design degli accessori, ma anche simbolo di esclusività, artigianalità e status.

Il modello

Il modello originale si distingue dalle versioni commerciali. Ha dimensioni uniche, una zip interna di fabbricazione diversa, borchie in ottone e una tracolla fissa. E soprattutto, porta i segni dell’uso quotidiano di Jane Birkin, che non la trattava come un oggetto da museo: ci ha appeso un tagliaunghie, l’ha decorata con adesivi politici, e l’ha portata ovunque. È questa autenticità vissuta che ne alimenta il fascino. Esposta nei più grandi musei del mondo – dal MoMA di New York al Victoria and Albert Museum di Londra – la borsa torna ora sul mercato come simbolo non solo di moda, ma di una donna libera, non convenzionale, che ha saputo trasformare una necessità in leggenda.

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