Un nuovo piano nazionale al 2035 che classifica tutti gli aeroporti come infrastrutture di interesse nazionale e punta in particolare all’ingresso di nuovi operatori e sull’allargamento dei grandi scali come Fiumicino, potenziando collegamenti stradali e ferroviari e aprendo alla quarta pista visto l’aumento dei passeggeri. È la strategia che sta elaborando l’Ente nazionale dell’aviazione civile con il ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini.
Il piano crea anche due nuovi reti di collegamento. La prima è quella dei piccoli jet tra gli aeroporti minori regionali (al via dalla prossima primavera con il volo Roma Urbe-Fano e poi con gli spostamenti anche dei detenuti, aumentando la sicurezza). La seconda è quella dei taxi aerei a guida autonoma tra i “vertiporti” nelle grandi città (i primi esperimenti sono previsti nel 2026). L’obiettivo, ambizioso, è creare un sistema nazionale integrato di voli, che utilizza anche lo spazio suborbitale per collegare in modo efficiente ea prezzi non troppo alti scali, città e provincia.
La crescita
Come spiegato ieri dal vicepremier all’inaugurazione della nuova sede green dell’Enac a Roma, la bozza di piano elaborata dall’Ente sarà discussa in un giro finale di consultazioni con tutti gli operatori coinvolti al Mit. Il via libera definitivo, quindi, secondo fonti vicine al dossier, dovrebbe arrivare al massimo entro febbraio. Cifre esatte non sono ancora messe nere su bianco, ma solo per costruire l’area cargo a Milano-Malpensa e la quarta pista a Fiumicino, sono già pronti investimenti dei gestori dei due scali per miliardi di euro. Il ministro ne ha parlato come opere strategiche per il Paese. Quindi ha ricordato assieme al presidente e al direttore generale dell’Enac, Pierluigi Di Palma e Alexander D’Orsogna, come quest’anno il traffico aereo sia aumentato del 5% rispetto al 2024, arrivando probabilmente a fine anno a livelli record (a quota 230 milioni di passeggeri circa).
Per il prossimo anno, complice la ripresa dei collegamenti diretti da e per Israele (dal 1° gennaio) e con la Libia (riattivati a gennaio e poi sospesi nuovamente a giugno), si attende un nuovo aumento. «Tra alcuni mesi — ha aggiunto il ministro — spero si possa volare anche su Kiev e Mosca, a pace fatta». Durante un question time alla Camera, poi, Salvini ha chiesto l’intervento del Garante dei prezzi e dell’Antitrust sul caro-voli natalizio (con biglietti fino a 800 euro per spostarsi in Sicilia e Sardegna).
Il progetto
Serve, secondo il ministro «verificare che gli aumenti non derivino da pratiche speculative». Ma finora le indagini delle Authority, in particolare sulle low cost Ryanair e WizzAir, nonostante forti indizi, non hanno portato ad alcuna dimostrazione di un uso illecito degli algoritmi per definire i prezzi. Ci sono state solo multe per mancanza di trasparenza sulle offerte e sui rincari record per gli extra (in primis i bagagli). Nel frattempo al livello europeo il governo lavora con il commissario Raffaele Fitto per rivedere nel 2026 il regolamento Ue sulle pratiche commerciali e rendere l’overbooking illegale. Quanto ai treni, invece, Salvini ha spiegato che sta lavorando con Trenitalia (gruppo Fs) per aumentare le soluzioni meno care a Natale.
Tornando all’ampliamento di Fiumicino si attende entro fine mese la delibera del comune per la riperimetrazione del parco. Sarà il primo passaggio burocratico, per poi avviare un tavolo tecnico allargato ad Aeroporti di Roma e il governo. Quanto alla rete di jet tra gli aeroporti minori già a inizio 2026 potrebbe essere firmato il protocollo tra i ministeri dell’Interno, della Giustizia e delle Infrastrutture per il trasporto dei detenuti. Mentre nella rete di aerotaxi sarà integrato anche il servizio aereo di consegna pacchi di Amazon.
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