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il nuovo modello di OpenAI «potrebbe rilevare il disagio emotivo»


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Novità in casa OpenAI: arriva ChatGpt-5, con un nuovo modello di intelligenza generativa in grado di rispondere a domande di salute e creare codici di programmazione. E’ la versione aggiornata, il primo modello unificato, che, oltre a raggruppare tutte le funzionalità, è più veloce e preciso. A ChatGpt-5 si potrà chiedere di tutto e risponderà con più attenzione nei confronti dell’interlocutore umano.

Risposte più accurate (anche sulla salute)

Il nuovo modello di intelligenza artificiale generativa «è il migliore mai realizzato per le domande relative alla salute», ha annunciato l’azienda. Con «Gpt-5 è come parlare con un esperto di livello dottorale su qualsiasi argomento», ha assicurato Sam Altman, ceo e cofondatore di OpenAI, durante una conferenza stampa. «È più proattivo e può aiutare a comprendere i risultati, a formulare le domande appropriate da sottoporre agli specialisti e a valutare le opzioni nel momento di prendere decisioni», ha raccontato l’azienda americana. Questa nuova versione sarà in grado di aiutare anche i meno esperti in ambito informatico, fornendo nozioni sul coding e il design in front-end per siti web, app e videogiochi.

Miglioramenti anche nell’ambito della generazione di contenuti multimediali, dalle immagini alle musiche.

Un’esperienza personalizzata 

Insieme a un miglioramento delle risposte, arriva anche la personalizzazione.  Saranno quattro le personalità tra cui scegliere, che risponderanno alle domande in tono conciso, premuroso, incoraggiante o sarcastico, in base alla scelta. OpenAI sta lavorando molto per rendere il chatbot più vicino all’utente: in questo senso, si inserisce la possibilità di interagire con voci realistiche anche per gli utenti free. Sarà possibile anche collegarlo agli altri strumenti Google, come Calendario, Gmail e Google Contatti per un’user experience integrata.

Si prenderà «cura» dell’interlocutore

Dopo alcune segnalazioni relative alle versioni precedenti, potrebbe essere in grado di rilevare disagio mentale ed emotivo, dotandosi così anche di ‘intelligenza emotiva’. Il chatbot potrebbe essere in grado di rilevare gli squilibri emotivi dell’utente. «Ci sono stati casi in cui il nostro modello 4.0 non è riuscito a riconoscere i segnali di delirio o dipendenza emotiva», ha dichiarato l’azienda in una nota. Obiettivo del nuovo modello, invece, è quello di «sviluppare strumenti per rilevare meglio i segnali di disagio mentale o emotivo»: durante le sessioni lunghe, ChatGpt mostrerà il testo ‘hai chattato per un po’: è il momento giusto per una pausa?’, con le opzioni per continuare a chattare o terminare la conversazione. Sempre secondo la nota, lo strumento «eviterà di fornire consigli diretti sulle sfide personali, puntando invece ad aiutare gli utenti a decidere autonomamente ponendo domande o soppesando pro e contro». 

Quando sarà disponibile?

OpenAI ha fatto sapere che sarà disponibile sin da subito, per tutti: anche chi usa la versione gratuita del chatbot potrà utilizzare questo upgrade. 


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