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«Il mio plasma è oro liquido, ha rallentato l’invecchiamento di mio padre»


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Bryan Johnson, imprenditore miliardario amante delle terapie anti-invecchiamento, torna sui social a presentare la nuova procedura medica cui si è sottoposto, che confermerebbe il successo dei suoi sforzi contro il progredire dell’età: il suo plasma sembra «oro liquido» e, se trasfuso, potrebbe portare a una riduzione della velocità di invecchiamento.

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La procedura e il «plasma d’oro» del tycoon

Bryan Johnson, 47 anni, è noto per i suoi investimenti vertiginosi contro l’avanzare dell’età: spende infatti fino a 2 milioni di dollari all’anno nella sua ricerca dell’eterna giovinezza. Ora presenta un’altra terapia sconosciuta ai più, lo scambio totale del plasma, ovvero il prelievo completo di questo fluido dal suo corpo, che viene sostituito da albumina pura (una proteina normalmente presente nel plasma sanguigno di una persona prodotta da cellule epatiche).

Nel post racconta che il processo sarebbe diverso da quando ha scambiato il sangue con il figlio adolescente, che chiama il suo «blood boy», l’anno scorso. 

«Ho completato il mio primo scambio plasmatico totale (TPE)» scrive nel post Instagram. Di cosa si tratta? «Il TPE rimuove tutto il plasma del mio corpo e lo sostituisce con l’albumina.

Gli obiettivi della terapia sono eliminare le tossine dal mio corpo». Una terapia utilizzata anche «per disturbi autoimmuni, disturbi del sangue, condizioni neurologiche, complicanze legate ai trapianti e sostituzione di componenti plasmatici mancanti».

E gli esami preliminari hanno rivelato che le condizioni fisiche del tycoon sono eccellenti. «Come facciamo normalmente, prima di questa terapia abbiamo completato una serie di misurazioni di base, comprese le tossine ma anche altre cose come la velocità di invecchiamento, l’età degli organi, le microplastiche e molti altri biomarcatori. Farò sei trattamenti in totale. L’operatore, che pratica TPE da 9 anni, ha detto che il mio plasma è il più pulito che abbia mai visto» al punto che «quando abbiamo finito, non è riuscito a buttarlo via».

I risultati sono sorprendenti, a suo dire. «Probabilmente ci sarà un percorso per mettere all’asta o donare il mio plasma al prossimo giro. Oro liquido. Ricordo che quando mio padre ricevette 1 litro del mio plasma, la sua velocità di invecchiamento diminuì di 25 anni e rimase tale per sei mesi. Non sappiamo se provenisse dal mio super plasma o dalla rimozione del suo plasma, ma i risultati sono comunque interessanti. L’intera procedura è durata poco meno di 2 ore».

Come funziona la terapia

La plasmaferesi produttiva — riporta il sito dell’ISS — è una tipologia di donazione che consente la raccolta del solo plasma, la parte di sangue priva di cellule.

Il prelievo è effettuato mediante una macchina (separatore cellulare) che separa la parte liquida del sangue da quella corpuscolata (o cellulare) grazie ad una rotazione meccanica. La parte cellulare (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) viene restituita al donatore, mentre quella liquida, il plasma, viene utilizzata per consentire le terapie trasfusionali e per ricavarne numerosi farmaci detti plasmaderivati.

Il plasma contiene numerose proteine, sali minerali, vitamine, glucosio e sostanze insolubili. La sua funzione è quella di trasportare molecole come glucosio, grassi (lipidi) e ormoni ma anche di mantenere la pressione osmotica del sangue, ossia di fare in modo che l’acqua contenuta nel sangue non fuoriesca dai vasi. Tra le proteine vi sono gli anticorpi ma soprattutto albumina e fattori della coagulazione. Questi ultimi una volta estratti permettono la produzione di farmaci per la cura e la terapia di malattie quali l’emofilia, una malattia ereditaria caratterizzata proprio dalla mancanza di fattori della coagulazione.

La predetta donazione è normata dalle disposizioni in materia trasfusionale, La durata della seduta di aferesi produttiva può variare da 30 minuti a circa un’ora e consente il prelievo di circa 600-700 millilitri di plasma con un volume massimo complessivo di 1,5 litri al mese e 12 litri nell’anno. Tra una donazione di plasma e l’altra devono trascorrere almeno 14 giorni.

Esiste anche la plasmaferesi terapeutica, che viene effettuata sui malati. Nella procedura terapeutica più comunemente utilizzata (plasma-exchange o scambio plasmatico), in ogni singola seduta si rimuovono da 1 a 1,5 volumi di plasma e il volume di plasma rimosso può essere sostituito con plasma derivante da donazioni o con altri liquidi di sostituzione (ad esempio, albumina).

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