20.07.2025
12 Street, Rome City, Italy
Fashion

il guardaroba si fa fluido, sartoriale e più consapevole


L’estate è arrivata e ha aperto un nuovo capitolo della moda maschile, segnato da un equilibrio sempre più raffinato tra libertà espressiva, funzionalità e sartorialità rilassata. Dopo stagioni dominate da streetwear iper-logato e silhouette oversize, il menswear vira ora verso forme più contenute, tessuti naturali e un’estetica che guarda al Sud Europa, all’artigianalità e a un’eleganza meno ostentata.

credits Zara Official

Minimalismo mediterraneo tra lino e tailoring destrutturato

Dai look sfilati a Firenze durante Pitti Uomo ai capi proposti da Loro Piana, Brunello Cucinelli e Zegna, il focus per la stagione calda è su un tailoring leggero, destrutturato, pensato per chi, nonostante le temperature elevate, vuole vestire bene senza rinunciare al comfort. Le giacche si portano aperte, spesso a pelle, e si accompagnano a pantaloni ampi ma non ingombranti, realizzati in lino, cotone garzato e seersucker. Il colore dominante? I neutri: sabbia, écru, avorio, ma anche tocchi di verde salvia e azzurro cielo. Un’estetica che si ritrova pure nelle proposte più accessibili: Zara presenta completi estivi in misto lino sotto i 100 euro, mentre Uniqlo amplia la sua linea «Linen Blend» con camicie dal taglio boxy e bermuda a coulisse che reinterpretano lo stile mediterraneo in chiave urban.

credits Zara Official

La rivincita dei colori pop e delle nuance pastello

Se la neutralità regna sovrana tra i marchi luxury, il colore resta protagonista nelle capsule pensate per un pubblico giovane e globale. Bershka, COS e Pull&Bear puntano su toni vitaminici — mandarino, verde menta, blu elettrico — abbinati a texture leggere e silhouette fluide. Più sofisticata la declinazione di JW Anderson per Loewe, dove i capi — quali tuniche, bluse e pantaloni larghi — vengono trattati con pigmenti pastello, sfumati e stratificati come acquerelli. Jacquemus continua a spingere sull’elemento cromatico con i suoi look da riviera glamour, dove rosa salmone e rosso pomodoro si alternano a camicie semi-trasparenti e shorts sartoriali.

credits H&M Official

Anche lui scopre il corpo (ma con stile)

Un altro trend emerso con forza dalle sfilate spring-summer 2025 è il ritorno del corpo maschile esposto con naturalezza, ma senza esibizionismo. Tank top, camicie aperte fino all’ombelico, crop top e trasparenze soft (come quelle viste da Prada o Dolce & Gabbana) raccontano di una mascolinità più fluida e consapevole. Uniqlo, sempre attento al minimalismo funzionale, introduce canotte “Airism” in nuovi fit aderenti, mentre H&M propone mesh shirt e maglie tecniche traforate nella sua linea “Divided”. In parallelo, brand come Ludovic de Saint Sernin e GmbH continuano a svelare una visione sensuale e inclusiva dell’abbigliamento, senza etichette di genere.

credits Uniqlo Official

Cargo e utilitywear, dalla spiaggia alla città

La tendenza utility, partita da Yeezy e acclamata da marchi come A-Cold-Wall e Craig Green, prosegue anche nel 2025. I pantaloni cargo tornano in versione estiva: leggeri, pratici e dotati di tasche strategiche, si abbinano a gilet tecnici, bucket hat e sandali con suole chunky. Ottimi esempi si trovano nel fast fashion: Decathlon mostra capi ibridi pensati per l’outdoor, mentre Asos Design offre versioni colorate e rilassate del look “military-chic”.

credits Mango Official

Sostenibilità come standard, oltre le tendenze

La svolta concreta è, però, in fatto di sostenibilità. Più che sugli slogan, l’accento è sulle scelte produttive: tessuti riciclati, tracciabilità della filiera, capsule limitate. Patagonia, Filippa K e Veja (per le calzature) restano punti di riferimento, ma anche Mango e Massimo Dutti iniziano a investire in linee eco-oriented con maggiore trasparenza e appeal stilistico.

La moda uomo primavera-estate non urla, ma parla con chiarezza mediante un guardaroba più colto, disinvolto e personale. La parola d’ordine è “consapevolezza”, in tutte le sue forme: del proprio corpo, del pianeta, della propria identità. Non si tratta più di seguire le tendenze, ma di scegliere con cura. E la vera eleganza, si sa, comincia proprio da lì.





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