L’energia solare è una delle principali fonti di energia rinnovabile in Italia. Tuttavia, gli alti costi e la complessità del processo di produzione degli attuali sistemi fotovoltaici la rendono poco accessibile a famiglie e imprese.
Uno studio, pubblicato sulla rivista Small dai ricercatori della Sapienza, in collaborazione con l’Istituto di Cristallografia del CNR e BEAM Engineering for Advanced Measurements Co. (USA), ha consentito la realizzazione di efficienti ed ecosostenibili celle solari meno costose, alternative a quelle tradizionali in materiali di silicio.
Un’innovazione nelle celle fotovoltaiche
«Tale sistema fotovoltaico sfrutta eterostrutture ibride a base di nanoparticelle d’oro e d’argento come agenti fotosensibilizzanti»; spiega Luciano De Sio della Sapienza, coordinatore dello studio. «La loro peculiare geometria e la combinazione dei metalli favoriscono un eccellente assorbimento della luce solare nel visibile e nel vicino infrarosso».
I nuovi dispositivi presentano un’ottima stabilità fotoelettrica preservata grazie al trascurabile aumento di temperatura che non inficia le prestazioni del sistema.
Efficienza e sostenibilità
Connettendo in serie più celle solari è possibile incrementarne le prestazioni, tanto da poter sostituire una comune batteria e alimentare un dispositivo elettronico, come un cronometro da laboratorio, permettendone il corretto funzionamento.
I risultati mostrano una tecnologia interamente basata sulle proprietà chimico-fisiche di nanomateriali avanzati, costituendo un’alternativa e una promettente linea di ricerca. Questa può portare verso una nuova generazione di dispositivi fotovoltaici più efficienti, sostenibili e facilmente integrabili in diverse applicazioni, per sostenere l’alimentazione di ospedali da campo, laboratori mobili e il soddisfacimento del fabbisogno energetico della popolazione.
Un futuro sostenuto dalla ricerca
La ricerca è stata realizzata grazie al supporto dei progetti dell’Air Force Office of Scientific Research, “Next-Generation Liquid Crystal Devices with Integrated Advanced Plasmonic Solar Cells”, e del programma NATO — Science for Peace and Security, “SPS-G5759, NANO-LC; SPS-G7425, CLC-BIODETECT”.
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