OpenAI ha da poco rilasciato ChatGbt-5, il nuovo modello che secondo il CEO Sam Altman avrebbe dato, anche agli utenti gratuiti, l’accesso a un’intelligenza di livello pari a quella di un dottorato di ricerca. Ma l’inizio non è stato dei migliori. Poco dopo il lancio sono arrivate segnalazioni di utenti che lamentavano le basse prestazioni nel fare anche attività di base e di non riuscire a utilizzare i modelli più vecchi.
Le critiche sui social — Gli utenti si sono scatenati sui social media, condividendo esempi di semplici errori di matematica e geografia commessi da GPT-5 e deridendo il nuovo modello. In risposta, Sam Altman ha ammesso i problemi iniziali, ripristinando l’accesso ai modelli precedenti e promettendo di potenziare la modalità di “ragionamento” avanzato, quella che dovrebbe garantire le prestazioni migliori del sistema.
Da cosa è dipeso questo malfunzionamento? — GPT-5 non è un singolo modello, ma un insieme di modelli, alcuni veloci ma meno precisi, altri più lenti ma dotati di capacità di ragionamento avanzato. Il modello senza ragionamento non ha mostrato miglioramenti significativi, mentre il “ragionatore” è il vero punto di forza di GPT-5, soprattutto in ambiti come la programmazione e la trasformazione di idee in siti web o app. Altman ha spiegato che i problemi iniziali sono nati dal fatto che alcune richieste non venivano indirizzate correttamente al modello di ragionamento, rendendo l’esperienza d’uso più deludente del previsto.
Lo scetticismo degli esperti sul futuro dell’IA — Nel tentativo di risolvere i problemi, Altman ha promesso di migliorare il passaggio tra modelli e di rendere più trasparente quale modello risponde alle domande degli utenti. Nel frattempo, critici storici dell’intelligenza artificiale generativa, come Gary Marcus, continuano a mettere in dubbio che la semplice espansione dei modelli porterà all’AGI, ovvero a un’IA con intelligenza generale.
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