Si chiama “Dream Recorder” e promette di dare forma ai nostri sogni sotto forma di brevi video generati dall’intelligenza artificiale. Il progetto, ideato dallo studio olandese Modem, è open source: ciò significa che i file per stampare la scocca in 3D, l’elenco dei componenti e le istruzioni di montaggio sono accessibili a chiunque. Una scelta non casuale ma presa con consapevolezza per poter avviare un dibattito su come l’AI possa interagire con la dimensione più intima della mente umana.
Il progetto, da sogno a realtà
Nonostante il nome, il dispositivo non è in grado di leggere la nostra mente.
Per funzionare è necessario raccontare il nostro sogno a voce alta e il software del dispositivo analizza la descrizione, la traduce in istruzioni testuali e realiza una sequenza di immagini coerenti con il racconto. Il video ha una grafica volutamente onirica, con disegni animanti e colori sgargianti, promettono di restituire l’atmosfera e l’emozioni del sogno. Grazie all’accesso open source, questa tecnologia diventa accessibile a quasi tutti. Ili prodotto non viene venduto online o in un negozio fisico, ma è realizzabile a casa propria con una stampa 3D e alcune componenti del costo complessivo di 300 euro.

Un diario digitale
Presentato come il personale archivio del subconscio, il dispositivo ti dà la possibilità di rivedere i tuoi sogni e riflettere sul loro significato. Ma è importante sottolineare che il «Dream Recorder” non intercetta l’attività cerebrale, non decodifica segnali neurali e non genera una copia “oggettiva” del sogno. Le immagini create sono una rielaborazione artistica basata sul linguaggio dell’utente, una traduzione creativa del ricordo, non una scansione della mente.
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