13.05.2025
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Economy

il crollo dell’oro, il balzo delle Borse e del petrolio. Cosa succede ora


Nuovo accordo tra Usa e Cina sui dazi. Cosa prevede? Le due maggiori potenze economiche mondiali sono impegnate in una guerra commerciale dall’imposizione di imposte proibitive da parte di Donald Trump. Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha affermato domenica che i colloqui hanno permesso di compiere «progressi sostanziali», in una breve dichiarazione alla stampa al termine dell’incontro di due giorni con il vice primo ministro cinese He Lifeng.

Le variazioni

Dopo che Usa e Cina hanno concordato di abbassare i loro dazi del 115%, gli Stati Uniti ridurranno i dazi sulla Cina al 30% (prima erano al 145%, ndr) mentre la Cina abbassa quelli sugli Stati Uniti al 10% (prima erano al 125%, ndr): lo chiarisce il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent. La riduzione delle tariffe doganali tra gli Stati Uniti e la Cona «e nell’interesse comune del mondo».

Lo riferisce il ministero del Commercio cinese dopo il vertice di due giorni che si e tenuto a Ginevra, in Svizzera, per trovare un accordo sulla guerra commerciale tra le due potenze

Il meccanismo di consultazione

Pechino e Washington hanno concordato di istituire «un meccanismo di consultazione» sul commercio, ha sottolineato He Lifeng. Il viceministro cinese del Commercio Li Chenggang ha precisato che il meccanismo in questione consentira «scambi regolari e irregolari su questioni commerciali». In un comunicato, la Casa Bianca ha accolto con favore quello che ha definito un nuovo «accordo commerciale» con la Cina, senza fornire ulteriori dettagli. L’incontro di Ginevra e stato il primo faccia a faccia tra alti funzionari dei due paesi da quando Trump ha imposto all’inizio di aprile un dazio del 145% sulle merci provenienti dalla Cina, oltre a quelli gia esistenti. 

Gli effetti sulle Borse

Le Borse europee hanno accelerato dopo l’accordo fra Usa e Cina per abbassare per 90 giorni i dazi reciproci. Washington dal 145 al 30% e Pechino dal 125 al 10%. Tanto è bastato a far aumentare l’ottimismo degli investitori sulla possibile fine della guerra sui dazi. Si guarda poi alle possibilità che si possa raggiungere presto una tregua tra Russia e Ucraina. Milano segna un rialzo del 2% tallonata da Francoforte (+1,63%) e Parigi (+1,39%). Salgono i titoli di un po’ tutti i settori: dal lusso ai tecnologici, dall’energia in scia al rialzo del greggio agli automobilistici. Fanno eccetto i comparti tradizionalmente difensivi, ossia le utilities e i farmaceutici. Sul fronte valutario cala l’euro rispetto al dollaro.

Il crollo dell’oro

Crolla il prezzo dell’oro: le quotazioni del metallo prezioso perdono il 3,5% a 3.220 dollari per oncia dopo la sospensione dei dazi per 90 giorni annunciato da Usa e Cina.  Verso le 7:20 Gmt, il barile di WTI americano e salito del 3,36% a 63,06 dollari, mentre quello di Brent del Mare del Nord ha guadagnato a il 3,02% a 65,81 dollari. La guerra commerciale intrapresa dall’amministrazione Trump ha pesato fortemente nelle ultime settimane sui mercati energetici.

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