16.05.2025
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Sports

Il Como si difende dalle acuse di razzismo dopo l’amichevole con il Wolverhampton finita in rissa


Doveva essere una semplice amichevole estiva quella organizzata tra Como e Wolverhampton e invece di quanto successo ieri a Marbella (in Spagna) se ne parlerà ancora per giorni. Non per il risultato (1-0 per gli inglesi grazie al gol di Doherty) ma per gli episodi spiacevoli accaduti in campo. Nel secondo tempo infatti, Podence è stato espulso dopo aver tirato un pugno a un difensore del Como, reo secondo il portoghese di aver lanciato ripetutamente insulti razzisti all’attaccante sudcoreano Hee-chan Hwang. 

La posizione del Wolverhampton

Il club inglese intende proseguire la questione, ha già annunciato infatti che farà reclamo alla Uefa: «Il razzismo o la discriminazione in qualsiasi forma sono completamente inaccettabili e non dovrebbero mai essere ignorati». Anche il tecnico dei Wolves è intervenuto sulla vicenda subito dopo l’amichevole: «Channy è davvero deluso da quanto accaduto, è comprensibile.Ho parlato subito con lui, ho chiesto se voleva far uscire la squadra dal campo o se voleva uscire lui stesso, ma desiderava che la squadra continuasse e fare il lavoro di cui aveva bisogno. Cose del genere non dovrebbero mai accadere. Sono comunque orgoglioso del fatto che Channy abbia voluto continuare e mettere la sua squadra al primo posto in un momento difficile per lui. Avrà tutto il nostro supporto».

La risposta del Como

Non è tardata la risposta del Como, tramite una nota stampa di Mirwan Suwarso, rappresentante ufficiale della proprietà«Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più assoluto. Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan. Avendo parlato a lungo con il nostro giocatore, siamo certi che si riferisse al suo nome e ai continui riferimenti a ‘Channy’ fatti dai suoi compagni di squadra in campo. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio. Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l’incidente gonfiarsi a dismisura».

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