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Il chip superintelligente nel computer del futuro


NEW YORK 
Nel corso di una lunga intervista al DealBook Summit organizzato dal New York Times la settimana scorsa, Jeff Bezos ha detto di avere un solo ruolo all’interno di Amazon in questo momento: «Lavoro al 95% all’intelligenza artificiale. Abbiamo migliaia di applicazioni che usano l’IA all’interno di Amazon. È come l’elettricità, lavora in modo orizzontale e può essere usata per migliorare tutto». E in effetti negli ultimi mesi il colosso dell’e-commerce, sta tracciando una nuova rotta nel campo dell’intelligenza artificiale, puntando a ridurre la sua dipendenza da Nvidia, leader nel mercato dei chip per l’IA. Nvidia, con una quota di mercato del 95% secondo International Data Corp., domina un settore che ha generato 117,5 miliardi di dollari nel 2024 e che dovrebbe raggiungere 193,3 miliardi entro il 2027. 
LE INFRASTRUTTURE
La divisione di cloud computing di Amazon, Amazon Web Services, ha annunciato Project Rainier, un supercomputer per l’intelligenza artificiale composto da centinaia di migliaia di chip Trainium progettati internamente, oltre a un nuovo server. Questi rappresentano gli ultimi sforzi del laboratorio di progettazione di chip per l’IA di Amazon. Il cuore di questa iniziativa si trova ad Austin, in Texas, dove Annapurna Labs, azienda israeliana acquisita da Amazon nel 2015, lavora su chip progettati per alimentare le infrastrutture cloud di Amazon Web Services (AWS). 
LA FILOSOFIA
«Progettiamo il chip, il core, l’intero server e il rack contemporaneamente», spiega al Wall Street Journal, Rami Sinno, capo degli ingegneri di Annapurna. Questa filosofia di progettazione integrata consente ai team di avanzare rapidamente, riducendo tempi e costi. Il cluster, che sarà completato negli Stati Uniti entro il 2025, sarà uno dei più grandi al mondo e verrà usato da Anthropic, azienda specializzata in IA, nella quale Amazon ha recentemente investito ulteriori 4 miliardi di dollari. Ma non è tutto: tra i nuovi clienti di AWS c’è anche Apple, che ha deciso di adottare i chip Trainium per migliorare le prestazioni e ridurre i costi legati alle sue operazioni di intelligenza artificiale. Questa partnership segna un punto di svolta per Amazon, che sta posizionando i propri chip Trainium come un’alternativa concreta alle GPU di Nvidia, dominatrici del mercato. 
L’APPROVVIGIONAMENTO
Ma Amazon guarda anche alla catena di approvvigionamento. La produzione di chip Trainium è affidata a Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC), lo stesso fornitore di Nvidia. In un contesto geopolitico sempre più teso, con la minaccia di un’invasione cinese di Taiwan, Amazon punta a diversificare e consolidare la propria filiera, come sottolinea Eiso Kant, fondatore della startup Poolside, che usa i chip di Amazon per risparmiare il 40% rispetto alle GPU Nvidia. Amazon, tuttavia, non è sola in questa corsa. Altri colossi come Google e Microsoft stanno sviluppando i propri chip per ridurre la dipendenza da Nvidia. Per Matt Garman, amministratore delegato di AWS, avere più opzioni è fondamentale: «Oggi c’è davvero solo una scelta sul fronte delle GPU, ed è Nvidia. Ma pensiamo che i clienti apprezzerebbero avere più alternative». La sfida non è solo tecnologica, ma anche strategica. Amazon ha recentemente annunciato di voler integrare l’IA generativa nella prossima versione di Alexa, il suo assistente vocale. L’obiettivo è rendere Alexa più intelligente e personalizzata, in grado di rispondere a domande complesse in tempo reale, come lo stato dei sondaggi durante un’elezione. 
I CONTENUTI
Questo progetto, che coinvolge diversi editori per fornire contenuti aggiornati, dimostra come Amazon stia cercando di posizionarsi al centro dell’ecosistema dell’IA, non solo come produttore di hardware, ma anche come leader nell’offerta di servizi avanzati. Nel frattempo, Amazon continua a sperimentare nuove tecnologie anche sul fronte logistico. Lo scorso 4 dicembre, un drone-fattorino di Amazon ha effettuato la prima consegna in Italia, decollando dal centro di distribuzione di San Salvo, in Abruzzo. Il drone, dotato di tecnologia di computer vision avanzata, ha consegnato un pacco contenente una sveglia ad alta tecnologia, completando il primo test di volo del programma Prime Air in Europa. Questo progetto, già attivo in alcune aree degli Stati Uniti, punta a ridurre i tempi di consegna a 30 minuti per una vasta gamma di prodotti. 

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