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i temi, gli ospiti e gli obiettivi. Ad aprire la prima giornata Meloni insieme a von der Leyen e Zelensky


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Ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina: i tre grandi obiettivi al centro della Ukraine Recovery Conference che si terrà a Roma giovedì 10 e venerdì 11 luglio, presso il centro congressi La Nuvola all’Eur. Dopo le tappe di Lugano (2022), Londra (2023) e Berlino (2024), la capitale italiana ospiterà la quarta edizione dell’evento internazionale dedicato al futuro dell’Ucraina. L’incontro romano prevede un’impostazione diversa: una particolare attenzione all’industria strategica, alle sfide umanitarie e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
La conferenza sarà strutturata in numerosi panel tematici di alto livello, che si concentreranno su quattro aree chiave: il ruolo del settore privato, lo sviluppo del capitale umano, la dimensione regionale e locale e infine le riforme interne connesse al percorso di adesione all’Unione Europea.
Sono attesi oltre 4.000 partecipanti, tra cui 100 delegazioni ufficiali, 40 organizzazioni internazionali e circa 2.000 rappresentanti del mondo imprenditoriale, di cui 500 italiani. Presenti anche numerosi esponenti delle autonomie locali, della società civile e delle istituzioni.
L’organizzazione dell’evento è frutto del lavoro di una task force istituita alla Farnesina, che ha visto la nomina di un Inviato Speciale per coordinare le attività tra amministrazioni pubbliche e soggetti economici. L’obiettivo è: creare le condizioni per attrarre investimenti, indispensabili per avviare e sostenere la ricostruzione. Le stime della Banca Mondiale parlano di un fabbisogno pari ad almeno 500 miliardi di euro, una cifra, tra le altre cose che è destinata ad aumentare. Ai dibattiti prenderanno parte diversi ministri del governo italiano e di altri Paesi partner.
È previsto un Recovery Forum, articolato in tavole rotonde e laboratori dedicati ai principali comparti economici: infrastrutture, edilizia, energia, agribusiness, transizione digitale, industria strategica e salute. Un’ulteriore sezione sarà riservata agli attori economici italiani, ucraini e internazionali, che avranno la possibilità di incontrare le amministrazioni centrali e locali ucraine in sessioni business to business e business to government.
Ad aprire i lavori giovedì saranno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Tra i leader internazionali che interverranno ci sono il cancelliere tedesco Friedrich Merz, i primi ministri  della Polonia Donald Tusk, della Grecia Kyriakos Mitsotakis, dell’Albania Edi Rama, della Finlandia Petteri Orpo, dei Paesi Bassi Dick Schoof  e il presidente ceco Petr Pavel. Per l’Unione Europea parteciperà anche il presidente del Consiglio europeo António Costa. Gli Stati Uniti saranno rappresentati dall’inviato speciale Keith Kellogg, mentre per la Santa Sede interverrà il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher. Alla Conferenza ci sarà quasi la totalità dei ministri italiani, insieme ai vertici delle amministrazioni regionali e comunali, della Banca d’Italia e dell’ANAC.  Un momento significativo sarà il collegamento, previsto nel pomeriggio di giovedì, tra i “Volenterosi”: una trentina di Paesi riuniti da Francia e Regno Unito, discuteranno in videoconferenza sotto la guida di Emmanuel Macron e Keir Starmer, con il coinvolgimento di Meloni e Merz da Roma, sul rafforzamento della capacità militare ucraina e alla rigenerazione del suo esercito.

La prima giornata di lavori terminerà con l’intervento del Capo di Stato Sergio Mattarella.

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