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Il pm: non è un processo politico ma su atti

«Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi». Così il pm Geri Ferrara durante la requisitoria al processo Open Arms dove è imputato Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, in corso nell’aula bunker del Pagliarelli a Palermo.

Il pm: «Si tengono a bordo minori in violazione di tutte le convenzioni nazionali e internazionali»

«Si tengono a bordo minori in violazione di tutte le convenzioni nazionali e internazionali. E chi è l’interlocutore? Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini». E’ uno dei passaggi della requisitoria del pm Calogero Ferrara al processo a carico del vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuti di atto d’ufficio per avere impedito l’attracco di 147 migranti tra cui diversi minori.

Il pm: «I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini»

«I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini». Così il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella nel corso della requisitoria del processo a carico del ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuti di atto d’ufficio, per avere impedito nel 2019 l’attracco in Italia alla imbarcazione della ong spagnola Open Arms. Il magistrato, in aula con i sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi, ha poi parlato di un «iter criminoso» «non concedere il porto sicuro ai migranti”. Ecco le parole del Procuratore aggiunto Sabella: «Non si può invocare la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare». La discussione prosegue con l’intervento del pm Ferrara, applicato al processo, dopo l’ingresso nella Procura europea.

Casarini: processo contro chi disonora l’Italia

«Spero solo che oggi si parli di giustizia. Giustizia nei confronti dei più deboli, di donne, uomini e bambini. Giustizia per quello che sta accadendo nel Mediterraneo, con naufragi continui, lager in Libia. Il nostro auspicio è che oggi venga scritta una pagina di giustizia. Penso che non sia un processo contro l’Italia ma un processo contro quello che disonora l’Italia». Così Luca Casarini, capomissione della ong Mediterranea, presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo dove è in corso la requisitoria del processo Open Arms a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Salvini: mio processo vendetta della sinistra, al via raccolta firme Lega

«E’ una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo — per certi aspetti — perfino con Donald Trump». Lo dice il vicepremier Matteo Salvini a Libero parlando del processo a Palermo sulla vicenda della nave Open Arms. «La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane — con tanto di raccolta di firme — per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso», dice Salvini.

Corte dichiara chiusa istruzione dibattimentale

Il Presidente della Corte del processo Open Arms, Roberto Murgia, all’inizio dell’udienza di oggi ha dichiarata chiusa l’istruzione dibattimentale. E dato la parola all’accusa per l’inizio della requisitoria. A prendere la parola per prima è il procuratore aggiunto Marzia Sabella. Presenti in aula anche i pm Calogero Ferrara e Giorgia Righi. Assente, invece, il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Il pm: in questo processo si è prospettato che la barca navigasse in sicurezza

«In questo procedimento si è prospettato che un natante di legno, in alto mare, navigasse in sicurezza, come se il capriccio di un’onda non avesse potuta farla ribaltare». Così il Procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, nel corso della requisitoria del processo a Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio, per avere impedito l’attracco della ong spagnola Open Arms, con 147 migranti a bordo.


È cominciata nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, a Palermo, la requisitoria dei pm del processo a Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong Open Arms e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento.

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