21.06.2025
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Sports

«Ho parlato con Svilar. Italia? Non commento»



Gasperini spiega i suoi allenamenti

«Quando giocavo nel Palermo e Zeman allenava la Primavera. Noi facevamo un mega torello a centrocampo e i ragazzini su e giù per i gradoni. Per me è importante che i giocatori si divertano. Abbiamo la fortuna di fare il mestiere che più ci piace. L’allenamento è fondamentale, è fatto in funzione di stare bene e migliorare la tua prestazione. Deve essere un divertimento perché il gioco del calcio deve essere divertente. La penso come i brasiliani, se non sorridi non puoi giocare bene a calcio. Le difficoltà vengono dagli avversari che sono quelli fuori, non quelli dentro»

Gasperini su pregi e difetti

«Atalanta? L’affronteremo a gennaio, c’è ancora tempo. Il mio peso? Mi piace lavorare e convincere i giocatori, senza imporre niente a loro. Hanno tratto giovamento da questo, hanno fatto dei risultati e delle prestazioni. Forse me la prendo troppo a volte, ma non penso sia un difetto»

Ranieri sull’organigramma societario

«Credo che a livello calcistico resterà la base solida che è stata creata e verrà aggiunto un altro direttore sportivo. Se vorranno fare venire altre figure, non lo posso sapere ora»

Ranieri: «Mi piace andare a prendere palla alto ma non è sempre possibile»

«La mia esperienza è diversa anche se abbiamo condiviso degli anni con Juric. Non posso sicuro parlare di lui. Il mio modo di vedere calcio si è evoluto negli anni. Ci sono due aspetti: se vuoi aspettare che l’avversario perda la palla o andare ad aggredirlo. Nelle mie caratteristiche stare senza palla ci sto male, l’ideale è andare a prenderla alta. Non sempre però è possibile e nel calcio devi sapere fare un po’ di tutto. Ora lo fanno in tanti, il calcio si evolve e devi avere grande duttilità»

Gasperini sul no alla Juventus

«Ho avuto la sensazione che questa è la strada giusta. Per il mio modo di esprimermi e di fare calcio, per la possibilità di incidere poteva essere la soluzione giusta da potere percorerre. Ho messo davanti questa situazione, è quello che cerco. Ho la sensazione forte di avere fatto la scelta giusta»

Ranieri: «Rientreremo nei paletti del Fair Play»

«Dobbiamo rientrare in alcuni paletti entro il 30 giugno, credo che riusciremo a farlo. Poi dobbiamo rispettare altre condizioni entro il 30 giugno 2026. Dobbiamo stringere i denti in questi due mercati. Non è facile perché devi lottare con squadre che possono prendere giovani pagandole 30 milioni. Dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti»

Gasperini sui modelli

«Pellegrini ora è infortunato. Quando tornerà in condizione deve volere fare la migliore stagione come gli altri giocatori. Gli esempi migliori sono il Psg e il Napoli, che hanno vinto da squadra. Oggi il calcio cambia a una velocità che non ci accorgiamo, devi andare forte. L’Atalanta ha vinto un’Europa League dopo 25 anni che una squadra non lo faceva, è una cosa brutta. Dal 2011 non si vince una Champions. Dobbiamo togliere alcuni luoghi comuni»

Gasperini: «I giocatori devi costruirli in casa»

«Sono pochissime le società che possono andare a prendere giocatori già affermati. Devi costruirteli in casa, prendendo giocatori emergenti che possano crescere e raggiungere il livello internazionale. Mi auguro che abbiano come obiettivo non di difendere quello che hanno fatto fino adesso, ma di giocare la migliore stagione della loro carriera»

Ranieri su Svilar

«Sono cose che ha fatto Ghisolfi. Ho fatto bene poco, ho chiamato il ragazzo dicendo che si vuole costruire una grande Roma con giocatori ambiziosi come lui»

Gasperini sul mercato

«Bisogna partire da quello che c’è. Questo è un valore che esiste. Non possiamo essere gli stessi. Mi aspetto un mercato in entrata che possa portare a un miglioramento e a una prospettiva anche diversa, a dei giocatori che costituiscano il nucleo vero. Non sarà una rivoluzione. La Roma deve mirare ad avere nuovi elementi che portano più in alto la squadra»

Ranieri sull’Italia

«Si è detto niente, non dico altro. Rispetto l’Italia ma sono della Roma»

Gasperini sull’inizio

«Rimango della stessa idea. Devi subito dare dei segnali importanti per portare la gente dalla tua parte. Devi dare un’identità alla tua squadra e i tifosi si devono riconoscere e la devono sostenere. Questa è l’ambizione più grossa. Se riesci a creare questa sinergia con la tua gente, superi anche meglio le difficolà che sono dettate dagli avversari. Questo è un campionato difficilissimo. Dietro ci sono squadre importanti che sono fuori dalla Coppa e squadre emergenti che stanno crescendo. Quando entri in una piazza che ha così tanto entusiasmo devi entrare forte»

Ranieri sugli obiettivi

«Gli abbiamo chiesto di fare il Gasperini.

Noi dobbiamo fare bene, i nostri tifosi hanno conosciuto grandi campioni e visto grandi squadre. Sono sicuro che si indentificheranno nel suo gioco. Per un anno deve conoscere la piazza e poi fare sempre di più. Dentro di me ho pensato che se andavamo in Champions League avremmo incontrato sei squadre inglesi, cinque spagnole, quattro tedesche e forse ancora non siamo pronti. Mi auguro un buon percorso in campionato e in Europa League. Tutti uniti nelle cose belle e quando si tratta di mandare giù un boccone amaro. Ho detto a Gian Piero che il popolo romano vuole vedere la sua squadra lottare fino in fondo. Lo faranno come mai fatto prima»

Gasperini guarda alla Champions

«Non può essere la Roma in questo momento in grado di vincere lo Scudetto, il traguardo è la Champions. Devo rendere questa suadra più forte con giocatori più possibile internazionale e da nazionale. Devo creare un nucleo che può avere continuità e dal prossimo anno alzare ancora ulteriormente il livello. Serve un nocciolo duro e forte, che dia solidità e faccia da esempio ai nuovi che arrivano. Se vogliamo anche una rosa giovane, che nella mia esperienza ha portato a costruire delle squadre anche vendendo alcuni pezzi. Non so se la Roma ne avrà bisogno»

Ranieri sulla trattativa con Gasperini

«L’ho chiamato durante la stagione per sapere se poteva essere interessato alla Roma, mi ha detto di risentirci a fine campionato. Ci siamo risentiti a fine campionato, sono andati avanti i discorsi e siamo stati beccati a Firenze. Si p tutto chiuso con rapidità e trasparenze. Ho trovato una persona super motivata ed entusiasta, con voglia di fare bene. Bisogna che i ragazzi capiscano che c’è un cambio di mentalità. Sono arrivato che stavano con l’umore sotto terra e ho fatto da fratello maggiore. Credo che Gian Piero sappia parlare direttamente ai giocatori, guardandoli in faccia. Alla fine del triennio vogliono qualificarsi in Champions e se possibile vincere il campionato. La proprietà ha già speso tanto, vuole portarla ad alto livello come brand calcistico ma ora è limitata negli investimenti dal Fair Play finanziario»

Gasperini sui gol

«Milito, Zapata e gli altri attaccanti? Posso prendere il merito di avere tirato fuori il meglio di quello che loro però gi avevano. Il fatto che gli attaccanti hanno sempre fatto tanti gol fa parte del mio modo di giocare. Si parte da quello che c’è e poi tutte le valutazione di mercato e di variare le cose verranno prese strada facendo»

Gasperini su Dybala

«Io spero di non cambiare la fisionomia di Dybala. Spero stia bene e abbia sempre una buona salute e una buona condizione. C’è un prospetto di squadra che deve essere identificata in tutti i componenti, come è stata la Roma della seconda parte di stagione dove tutti hanno spinto nella stessa direzione. Poi ci sono i singol, dove bisogna lavorare tra tecnica, personalità e tattica. Fa parte del mio lavoro da sempre, avendo fatto anche lavorato nel settore giovanile. Dybala quando sta bene è un grande giocatore»

Gasperini: «Il feeling con i tifosi c’è sempre stato»

«Il feeling con i tifosi c’è sempre stato. Quello che conta prima di tutto sono i risultati. Mi ha spinto prima di tutto ad accettare questa realtà il fatto che possiamo alzare il livello. Nelle ultime ventidue partite ha avuto risultati importanti. In una piazza come Roma non si possono fare programmi a dieci anni, bisogna essere molto più concreti. Prendere la base di oggi e fare crescere la squadra»

Ranieri: «Ecco perché ho fatto il nome di Gasperini»

«Gli ho detto che era antipatico ai tifosi della Roma. Sono convinto che Roma abbia bisogno di un allenatore forte sul pezzo, che non si accontenta mai e vuole sempre migliorare. Ha bisogno di un allenatore come lui per diventare grande. Gli offriamo un anno per farsi capire. Sarò come un amico che sta da una parte e se ha bisogno di qualcosa proverò a risolverla»

Gasperini: «Risultati importanti si possono fare anche fuori da Milano e Torino»

«Mi parlano delle radio e delle pressioni. Io vedo grande entusiasmo, grande voglia di calcio e di raggiungere obiettivi. Queste energie vanno incanalate nel modo migliore. Se in questi anni c’è stata difficoltà a raggiungere degli obiettivi sperati, possiamo correggere qualcosa per rendere la Roma più competitiva. Se il Napoli negli ultimi tre anni è riuscito a vincere due volte lo Scudetto, si possono fare risultati anche fuori da Milano e Torino»

Gasperini: « I Friedkin hanno progetti ambiziosi»

«I primi contatti li ho avuti con Claudio, che mi ha descritto benissimo la realtà di Roma, della squadra e di questa società. I Friedkin hanno progetti ambiziosi e vogliono costruire qualcosa di importante per la Roma»

Ranieri sul direttore sportivo

«La società sta vagliando alcuni nominativi, quanto prima conoscerete il prossimo direttore sportivo»

Ranieri: «Gasperini chiamato qua per costruire»

«È un allenatore che dove è andato ha fatto bene. Crotone, Genoa e l’Atalanta lo sappiamo tutti. Riesce a rendere ottima la fisionomia dei giocatori e speriamo possa farlo anche qua. Sa delle difficoltà che troverà qua nelle prossime due sessioni di mercato. È stato chiamato per costruire. Lui ha una personalità schietta e forte, che a volte dice le cose anche a duro muso»


Come sarà disegnata la Roma di Gasperini? C’è grande curiosità da parte dei tifosi giallorossi per il nuovo ciclo che si apre con l’ex allenatore dell’Atalanta. Il senior advisor Claudio Ranieri ha partecipato insieme al neo tecnico alla conferenza stampa dal centro sportivo «Fulvio Bernardini» di Trigoria. Un presente tutto da disegnare, con Ghisolfi spinto verso l’addio e il raduno a Trigoria in programma il 13 luglio. È stato chiesto ai tifosi, che «si identificheranno con il gioco di Gasperini», un anno per conoscere la piazza. Si è parlato di tutto: mercato, obiettivi a corto e lungo raggio, situazione dei singoli e i limiti del fair play.

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