19.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

Herzog e la prima di Merz. A Roma un nuovo inizio con la cerimonia papale


ROMA Trump, probabilmente, non ci sarà (ma mai dire mai con lui). Ma sono in arrivo da Washington — per l’intronizzazione di Leone XIV domenica a San Pietro, cioè per la messa inaugurale del nuovo pontificato — il vice-presidente J.D. Vance e il segretario di Stato, Marco Rubio. E non soltanto loro. Già domani, ecco Friedrich Merz, neo-cancelliere tedesco che subito avrà un incontro bilaterale con Giorgia Meloni — e le sintonie tra i due esistono su svariati campi — e poi farà il suo debutto sulla scena politico-diplomatica della Santa Sede, dove si ritroveranno un po’ tutti i grandi del mondo. Anche se sarà difficile ripetere il colpaccio comunicativo della foto tra Trump e Zelensky nella casa di Pietro, e ora di Leone, che si ebbe in occasione dei funerali di Bergoglio.

E se in quella occasione restò fuori dalla foto di gruppo la premier italiana — lei non c’era tra Trump, Macron, Starmer e Zelensky immortalati dentro la basilica e neppure c’era a Kiev con gli altri leader l’altro giorno — stavolta Meloni cercherà forse di far risaltare di più il suo ruolo di protagonista tra i protagonisti del mondo da risistemare. Anche perché, in rappresentanza della Francia, non ci sarà, ma con Leone ha parlato ieri al telefono, il presidente Macron — con cui i rapporti della destra italiana non sono idilliaci — ma il capo del governo, Francois Bayrou, centrista apprezzato da Giorgia.

Il fatto, su cui gli occhi dell’intero pianeta sono pronti a rivolgersi, è che l’intronizzazione di papa Prevost segna la chiusura di una serie di eventi che hanno messo Roma al centro dell’universo — la morte di Francesco, i funerali, il conclave — e rappresenta allo stesso tempo l’inizio del nuovo pontificato. Con la città di Roma ancora al centro di tutto: meta di ogni arrivo, crocevia religioso ma anche diplomatico. Chiamata ad un’altra prova: dimostrarsi “speciale”, anche nella quotidianità di tutti i giorni. Un nuovo inizio anche per la Città Eterna, insomma. Duecento delegazioni straniere stanno arrivando. Seimila operatori della sicurezza sono pronti. E la Capitale è attesa a un’altra prova di resistenza, che supererà certamente. E comunque. Se i rapporti burrascosi tra Bergoglio (quasi convinto che a Gaza si stesse svolgendo un «genocidio») e Israele sconsigliarono i vertici del Paese ebraico a partecipare alle esequie di Francesco, stavolta — anche grazie alla lettera agli ebrei di Leone XIV, apprezzatissima dai destinatari — ci sarà il presidente della Repubblica d’Israele, Isaac Herzog.

IL FACCIA A FACCIA
E ancora: ci saranno i vertici dell’Unione Europea, tra cui la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen e il nuovo (riconfermato) primo ministro canadese, Mark Carney, considerato l’anti-Trump e invece ha qualche tratto di somiglianza con The Donald. E’ un banchiere pragmatico con un motto simile a quello trumpiano e se quello del tycoon trivellatore è «trill, baby, trill», quello del canadese tecnocratico convinto del necessario boom edilizio è: «Build, baby, build». Quasi sicuramente arriverà a Roma il presidente ucraino, Zelensky. Avrà il primo faccia a faccia con il nuovo papa, e si avvia all’incontro con un senso di sollievo molto forte perché non sempre si era sentito rassicurato dalle parole di Bergoglio a proposito delle ragioni scatenanti della guerra («La Nato abbaiava alle porte della Russia»). Con Leone, che da cardinale si scagliò contro «l’imperialismo russo», altra musica.

Mattarella e Meloni saranno in prima fila, il governo parteciperà all’evento a ranghi compatti. Insieme a Merz, arriverà il presidente del Bundestag, Julia Kloeckner. E ancora: i reali di Spagna, Felipe VI e Letizia, il principe Edoardo per la Gran Bretagna, i reali di Montecarlo e così via. Mosca manderà qualcuno, ma non si sa chi.

I protagonisti saranno tanti. Ma una soprattutto: Roma.

Mario Ajello

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]