Se quello di Katia Ricciarelli non è un «j’accuse» poco ci manca. Sulle pagine del settimanale Gente la cantante lirica si è espressa duramente contro l’entourage di Pippo Baudo che, a suo dire, l’avrebbe tenuta all’oscuro delle sue condizioni di salute e non l’avrebbe avvertita della sua scomparsa. Non solo. Ricciarelli ha rilasciato dichiarazioni controverse anche sull’assistente personale del conduttore Dina Minna, presenza discreta e silenziosa al fianco di Pippo, gettando un’ombra sugli ultimi anni di vita di Baudo.
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Dalla passione all’addio
Katia Ricciarelli è stata intervista da Giovanni Terzi sulle pagine di Gente nell’ambito di un più ampio servizio dedicato al popolare conduttore, che è stato uno dei pilastri della televisione italiana.
A proposito del loro amore la cantante ha usato parole dolcissime per ricordare il legame con Baudo: «Pippo l’ho amato moltissimo e non l’ho mai dimenticato. Era un uomo molto galante, mi mandava sempre grandi mazzi di rose rosse. Una sera a Roma mi chiese di mangiare insieme ma finimmo la serata in un albergo vicino al Quirinale. Mi dissi che sarebbe stata l’avventura di una notte e invece è stato un grande e meraviglioso amore». Dopo vent’anni di unione, però, i due si separarono e a proposito delle motivazioni Ricciarelli ha spiegato: «Non ci vedevamo mai, io sempre in tournée e lui al lavoro: difficile che un amore, benché grande come il nostro, potesse resistere alla lontananza».
Lo sfogo di Ricciarelli
I toni di Katia Ricciarelli si sono fatti più duri, invece, quando ha raccontato come ha saputo della morte dell’ex marito: «L’ho appreso dalla televisione: nessuna delle persone che stavano attorno a lui ha avuto l’accortezza di telefonarmi per avvisarmi, da loro ho ricevuto solo silenzio. Del perché dovete chiedere al cerchio magico attorno a lui e questo amplifica il mio dolore». Ed è proprio a proposito delle persone che sono rimaste vicine al conduttore negli ultimi anni che la soprano si è sfogata: «Per sentirlo dovevo passare attraverso la sua assistente Dina. Credo che Pippo non avesse attorno a lui le persone giuste. Una volta mi disse di averle intestato due appartamenti di Roma. Io rimasi colpita e gli chiesi come mai. Mi rispose: ‘È buona e mi sta vicino’. Questo le fa capire tutto. Una volta mi dissero che doveva essere operato: arrivai in ospedale e l’intervento era già avvenuto. Sono sempre stata messa all’oscuro di tutto e questo per me rimane un grande dolore». Un tormento che si aggiunge al dolore della perdita.
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