Google rivoluziona, ancora una volta, la ricerca. L’intelligenza artificiale assume un ruolo cruciale nella nuova organizzazione della Serp (Search Engine Results Page), ovvero della pagina dei risultati. Dopo Ai Overview, la funzione che sintetizzava le informazioni tratte dai siti, arriva Web Guide, un esperimento di Search Labs che utilizza l’IA per organizzare in modo intelligente la pagina dei risultati di ricerca, semplificando la fruizione di informazioni e pagine web.
Google, come cambia la ricerca
Una rivoluzione che — ancora una volta — metterà in discussione la grammatica SEO come la conosciamo oggi.
La nuova funzione, fa sapere Google, raggruppa i link web in modo utile correlandoli ad aspetti specifici della query.
Motore di Web Guide è Gemini, in una versione personalizzata in grado di comprendere meglio sia le parole chiave utilizzate dagli utenti, sia i contenuti delle pagine web. La conseguenza? Secondo i suoi sviluppatori, permetterà di individuare con più facilità pagine web, finora poco valorizzate dall’algoritmo. Una nuova opportunità dunque per i siti con contenuti altamente specializzati rimasti invisibili finora tra i link blu.
Link che tuttavia rimarranno. A una prima sintesi effettuata dall’Ai, seguiranno due link per ogni tematica.
Web Guide utilizza una tecnica di fan-out delle query, emettendo contemporaneamente più ricerche correlate e anticipando le future domande dell’utente.
Ad esempio, effettuando ricerche aperte del tipo: «come viaggiare da soli in Giappone». L’algoritmo ci suggerirà consigli e tematiche legate a quel tipo di esperienza, come ad esempio «suggerimenti per viaggiare in sicurezza» o «esperienze personali» di chi ha viaggiato in solitaria.
Inizialmente la Web Guide sarà disponibile solo per un numero limitato di utenti, per poi essere applicata su larga scala.
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