La maledizione olimpica continua: c’è che almeno stavolta non si è fatta male nessuna sciatrice azzurra. Sul Muro di Rettenbach, dove è scattata la 60ª Coppa del Mondo, la squadra femminile rimbalza e fa una fatica gigante. Sofia Goggia, la prima delle nostre a scendere in pista a Soelden nella manche d’apertura, ha inforcato una porta con il braccio destro ed è volata a terra, senza conseguenze, ma dovendo abbandonare la gara quando avrebbe potuto farcela ad entrare fra le migliori 15. Alla fine solo un’azzurra è andata in zona punti: ossia Asja Zenere, 17ª al traguardo dopo aver guadagnato due posizioni rispetto alla prima run. La vicentina ha ottenuto il terzo miglior risultato in carriera ed è l’unica nota positiva per l’Italia nel gigante di apertura in terra austriaca.
CI VUOLE FEDE
Al parterre c’era anche Federica Brignone, che ha aggiornato sul suo recupero: «Dopo 6 mesi di sola riabilitazione ritrovo la famiglia dello sci e ho ancora più voglia di tornare. Mentalmente sono sempre stata bene, essendo una persona positiva, ma ho rischiato di non sciare mai più mentre ora ho la possibilità di fare di nuovo l’atleta. Ce la sto mettendo tutta». E sull’infortunio di Marta Bassino: «L’ho sentita privatamente e, dico purtroppo per lei, la rivedrò al J Medical a Torino. Staremo un po’ assieme, spero possa guarire in fretta, ma soprattutto bene».
Ovviamente, con le assenze di Brignone e Bassino, le due migliori interpreti del gigante, si sapeva che per le altre il podio era una chimera. Ma certo ci si aspettava un altro avvio in questa stagione che culminerà con l’Olimpiade in casa. Tolta la non giovanissima Zenere, che di anni ne ha già 28, le nuove leve hanno tutte stentato: a partire da quella Giorgia Collomb che ha preso oltre cinque secondi e che solo otto mesi fa vinceva un oro mondiale tra le grandi (nel parallelo a squadre) e uno tra le juniores (sempre nel gigante). Fuori dalle trenta pure Ilaria Ghisalberti, Sophie Mathiou, Elisa Platino, Laura Steinmair e Giulia Valleriani, oltre a Lara Della Mea che ha perso uno sci in un sobbalzo. Per questo, c’è chi rimpiange ancora la scelta di Lara Colturi di correre per l’Albania: la figlia d’arte (sua mamma è Daniela Ceccarelli, campionessa olimpica di superG) ieri è finita settima dopo essere stata anche quarta a metà gara. Una gara poi vinta dalla stiriana Julia Scheib, che ha riportato l’Austria in trionfo dopo nove anni facendo impazzire i sedicimila a bordo pista. Alla fine le sono bastati 58 centesimi per finire davanti alla statunitense Paula Moltzan, ancora alla ricerca del primo successo in coppa, e alla svizzera Lara Gut-Behrami, prossima al passo d’addio.
REGINA SHIFFRIN
Ai piedi del podio si è fermata Mikaela Shiffrin, che sta cercando di ritornare al vertice: fa strano dirlo per un fenomeno del genere, ma dopo quanto accaduto undici mesi fa a Killington – cadde malamente nel corso del gigante nel Vermont e poi venne trasportata via in toboga – deve riacquistare fiducia e ritrovare anche un pettorale di startlist più alto (ieri è scesa con numero 20). E oggi tocca agli uomini: ore 10-13 con diretta su Raisport ed Eurosport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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