Lo hanno trovato in mutande, rannicchiato nel cassettone del letto della camera degli ospiti. In un angolo i vestiti che lui indossava nel resort di Marbella dov’è stato filmato il 30 giugno, la camicia hawaiana e i bermuda rosa. Lo cercavano in tutto il mondo, invece Giacomo Bozzoli, latitante da 10 giorni, era a casa sua a Soiano, nella villa in cui viveva con la compagna Antonella Colossi e il figlio di 9 anni. E sarebbe stato proprio il figlio «la molla» che lo avrebbe fatto tornare in Italia. Ma nella sua latitanza apparentemente perfetta (chi lo avrebbe mai cercato proprio a casa sua?) ha compiuto degli errori banali che hanno messo gli investigatori sulle sue tracce.
Giacomo Bozzoli, chi è il testimone austriaco che lo scagionerebbe? Il legame con i soldi trovati a casa di Ghirardini, l’operaio morto suicida
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