Tadej Pogacar ha messo il suo sigillo sulla settima tappa del Giro del Delfinato 2025, dominando l’arrivo in salita a Combloux, al termine di una frazione breve ma durissima, con 126 chilometri tutti da scalare. Lo sloveno ha fatto la differenza nelle ultime rampe della Côte de Domancy, staccando uno dopo l’altro tutti i suoi rivali per la classifica generale.
Una prestazione da campione assoluto, che conferma il suo stato di forma in vista del Tour de France, ormai alle porte. Per Pogacar, che guida la UAE Emirates, è un segnale fortissimo lanciato agli avversari.
La tappa si è accesa subito con una fuga di sette corridori, tra cui l’olandese Mathieu van der Poel, desideroso di lasciare il segno dopo un Dauphiné sin qui anonimo.
Con lui anche Romain Bardet e Alex Baudin, ma il gruppo ha tenuto tutto sotto controllo grazie al lavoro degli uomini UAE. Il vantaggio non ha mai superato i due minuti e mezzo.
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Sulla Côte de Mont-Savonnex, salita impegnativa (5,5 km all’8,6%), il gruppo ha iniziato a ridurre il distacco, e uno dopo l’altro i fuggitivi sono stati ripresi, incluso Van der Poel.
Nelle ultime salite è salito in cattedra Tadej Pogacar. Il suo team ha impostato un ritmo forsennato e sulla Côte de Domancy, a meno di 10 chilometri dall’arrivo, lo sloveno ha cambiato passo. Nessuno è riuscito a tenergli testa: Remco Evenepoel, Jonas Vingegaard e Matteo Jorgenson sono stati lasciati sul posto. Vingegaard ha provato a resistere ma ha dovuto cedere, perdendo terreno.
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Gli ultimi chilometri sono stati una cavalcata solitaria per Pogacar, che ha tagliato il traguardo con un vantaggio consistente. Vingegaard ha difeso la seconda posizione in classifica generale ma ha pagato oltre un minuto. Peggio è andata a Evenepoel, arrivato con quasi due minuti di ritardo.
Il successo a Combloux conferma Pogacar come il grande favorito non solo per il Giro del Delfinato, ma anche per la Grande Boucle. A tre settimane dal via del Tour de France, lo sloveno ha mostrato di essere già al top.
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