Medaglia d’argento per Gregorio Paltrinieri nella 10 km di fondo ai mondiali di nuoto in corso a Singapore. L’olimpionico azzurro a Sentosa chiude al secondo posto in 1h59’59«2 alle spalle del tedesco Florian Wellbrock. Terzo l’australiano Kyle Lee.
Il risultato
Paltrinieri mette un’altra perla nella sua incredibile carriera. Nonostante le difficoltà, l’acqua calda, i dubbi sulla qualità dell’acqua stessa con il rinvio della gara, un po’ come avvenne ai Giochi di Parigi con l’acqua della Senna, ma con un epilogo diverso. Paltrinieri incurante del caos della vigilia dà spettacolo nella dieci chilometri che apre il programma a Sentosa dei 22esimi mondiali di nuoto a Singapore e si regala un sontuoso secondo posto in una gara tutta in recupero. E’ la decima medaglia iridata nel fondo e l’ottavo mondiale da Barcellona 2013 a podio per l’olimpionico trentunenne carpigiano che vive e lavora al centro federale di Ostia e si allena con il tecnico Fabrizio Antonelli. Il fenomeno azzurro deve arrendersi solo all’altro olimpionico il tedesco Florian Wellbrock, che acciuffa la tripletta iridata nella gara olimpica come il connazionale Lurz, e vince 1h59’55«5 dominando la gara sin dalle prime battute. Terzo e staccato dalla coppia di testa l’australiano Kyle Lee (2h00’10«3).
Gli altri azzurri
Settimo ha chiuso alla fine l’altro azzurro in gara, l’esordiente Andrea Filadelli con il tempo di 2h00’43«7. «Sono contento del risultato, al mio primo mondiale un settimo posto contro questi grandi campioni è un buon punto di partenza — racconta il ventitreenne di Lavagna seguito al Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli e che è figlio di Monica Ferraris, giocatrice di pallanuoto che militò in serie A1 negli anni novanta. «Le condizioni di gara erano estreme ed io ho provato a restare sempre attaccato ai primi.
Alla fine quando sono partiti i più forti ho tenuto il mio ritmo e ho chiuso bene». Fuori dai primi cinque mezzo podio olimpico con i due magiari in crisi piena che spariscono dai radar. Alla fine David Betlehem, bronzo a Parigi, è nono in 2h01’13«8 mentre l’olimpionico della Senna, Kristóf Rasovszky, è tredicesimo in 2h0’05«5. Alle 16.00 sarà confermata la gara femminile con le azzurre Ginevra Taddeucci e Barbara Pozzobon.
Paltrinieri: «Gara perfetta in condizioni estreme»
«Era una gara difficilissima, con tanto caldo. Secondo me quasi era 30-31°C, ma c’era un pezzo in fondo dove l’acqua era più ferma e si accumulava un caldo che sembrava 35°C. Una gara tostissima, talmente tanto che mentre la facevo rimpiangevo l’acqua fredda degli europei di Stari Grad di un mese fa». Gregorio Paltrinieri si gode l’ennesima medaglia di una carriera senza fine. «La cosa più importante era tenere un po’ di energia per l’ultimo giro, perché sapevo avremmo aumentato un po’ tutti — ha raccontato l’azzurro -. Ho gestito anche la seconda posizione, dopo ho passato Lee a metà dell’ultimo giro mentre Klemet ha provato a contrastarmi ma ne avevo e mi ero tenuto per chiudere forte. Quindi, bella gestione, sono molto contento. Una gara perfetta. Quest’anno mi sono dedicato solo a questo. Volevo venire qua e fare bene le gare di fondo. L’anno scorso avevo sofferto per aver fatto una gara bruttissima a Parigi sulla Senna, ma sapevo che non era il mio valore. Il mio valore poteva essere qualcosa del genere, stare lì nelle posizioni di testa e giocarmela all’ultimo giro». Alla gara si è arrivati dopo i problemi legati alle acque non idonee. «È sempre un momento in cui inizi un po’ a dubitare di tutto, ma la 10 km è fatta così. Ci sono momenti in cui ti senti un Dio e momenti in cui patisci ha aggiunto l’olimpionico -. Quindi non è mai facile farla in condizioni estreme. Siamo tutti abbastanza scossi da questa situazione perché non andrebbe gestita così. Io mi aspetto un’organizzazione migliore da parte di World Aquatics. Noi ieri sera siamo andati a letto non sapendo se oggi avremmo gareggiato o no. Io poi sono passato sopra, ho dormito. Però chiaramente vai a letto con un’insicurezza che non si addice a un campionato del mondo. Ci sono state difficoltà anche quest’anno. Ho iniziato molto tardi la preparazione. Lo speravo di essere in questa condizione ma non era per niente scontato. Quindi sono contentissimo».
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