La McLaren vola, la Ferrari fa i crash-test. In questa stagione sfortunata, ancora priva di uno straccio di vittoria, al Cavallino erano già capitati “en plein” negativi come in Cina quando entrambe la SF-25 furono estromesse dai commissari dalla classifica del gran premio. Sembra possa succedere che una risulti sottopeso, l’altra arrivi con il “pattino” del fondo scocca troppo grattugiato. Ieri, sulle sponde del Mar del Nord, le due Rosse non sono riuscite a vedere la bandiera a scacchi perché il carro attrezzi della FIA le ha depositate con anticipo direttamente dal carrozziere. Lewis ha fatto tutto da solo, appiccicandosi sul rail di curva “tre”, la più sopraelevata del Mondiale. Charles, invece, è stato speronato dalla Mercedes di Antonelli dopo due sorpassi pieni di coraggio fatti all’altra Stella di Russell, un tipetto non facile da sverniciare. Può succedere, certo, ma i purosangue di Maranello danno l’impressione di aver impostato la guida sul “maximum attack” per sopperire all’atavica mancanza di prestazioni, più o meno su tutti i circuiti.
ULTIMA SPIAGGIA
Sia come sia, questa settimana si va a Monza e c’è forse l’ultima occasione per salvare, almeno parzialmente, una stagione iniziata con ben altri auspici e sviluppatasi in maniera alquanto deludente. In ogni caso, è un’anomalia che fuoriclasse così esperti debbano guidare con il coltello fra i denti anche per battersi per posizioni fuori dal podio. Dall’altra parte c’è la superiorità sempre più schiacciante delle papaya che corrono su due binari, non temono nulla e solo per un soffio non hanno centrato a Zandvoort la quinta doppietta consecutiva. Anche i piloti, su un’astronave del genere, si dimostrano impeccabili, senza una sbavatura nelle quattro gare in cui la safety car ha spezzettato il gran premio. In realtà, la vettura di sicurezza particolarmente attiva è stata una manna, altrimenti c’era il rischio che tutti i rivali finissero doppiati. Su un tracciato come quello olandese non era facile sovvertire le posizioni stabilite dalla qualifiche e Piastri ha dimostrato di avere la corsa sempre in mano nonostante il compagno Norris gli fosse con il fiato sul collo. All’inizio il solito Verstappen ha tentato di scompaginare le strategie, scattando con le gomme soft, mentre tutti gli altri avevano le medie. Super Max, che giocava in casa, era determinato a sfruttare il potenziale delle gomme più morbide per andare in testa sperando che dopo sarebbe arrivata la pioggia non esclusa dai meteorologi. L’azzardo è parzialmente riuscito perché il fenomeno si è infilato fra Oscar e Lando.
BATTAGLIA INUTILE
Come i pneumatici si sono usurati, la McLaren ha fatto vedere un altro passo e Norris ha scavalcato il campione del mondo all’esterno con una facilità disarmante. La cavalcata era a due ed il muretto di Woking lasciava i driver liberi di decidere la propria sorte. Se non ci fosse stato un errore, difficile immaginare sulle dune olandesi un cambio di posizioni fra le papaya, ma i due compagni viaggiavano su ritmi da qualifica. Un’impostazione forse inutile che può aver contribuito a causare la rottura del propulsore dell’inglese che deve incassare un colpo molto duro nella lotta per il titolo. Con il britannico con niente in saccoccia, l’australiano vola a più 34 in classifica, un vantaggio non ancora definitivo ma che mette Oscar nella posizione di assoluto favorito. I due, infatti, sono abituati a dividersi le vittorie e 34 lunghezze sono proprio un gran bottino. Sul podio è salito il rookie ventenne Isack Hadjar autore di una gara maiuscola con la Racing Bulls sempre nella scia di super Max che ha preceduto Russell penalizzato dal contatto con Leclerc. Il monegasco ha commentato: «Kimi? Ha fatto un errore. Il mio sorpasso a George è voluto, io correrò sempre così, poi saranno i commissari a decidere. Pensiamo al Gran Premio d’Italia, c’è energia positiva, non vedo l’ora».
LEWIS SANZIONATO
Kimi ha rimediato 10 secondi di multa per aver affondato Charles e 5 per essere andato troppo veloce in corsia dei box. Visto che erano tutti raggruppati ha perso molte posizioni ed è finito, ancora una volta, fuori dai punti. E alla fine è stato sanzionato anche Hamilton «per aver infranto il regime di bandiera gialla nel giro di ricognizione prima dello schieramento in griglia pre-partenza»: Lewis a Monza perderà 5 posizioni in griglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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