16.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

fino a 24 mensilità di stipendio nei casi più gravi


In arrivo un maxi indennizzo per i precari storici della Pubblica amministrazione, circa 40 mila dipendenti secondo stime sindacali, la maggior parte concentrata nel comparto scuola e negli istituti di ricerca. Il decreto Salva infrazioni corregge il Testo unico del pubblico impiego in risposta alla procedura di infrazione avviata nel 2019 da Bruxelles, secondo cui finora gli statali vittime di abuso di contratti a termine non sono stati sufficientemente tutelati dalla normativa italiana. Dalla Funzione pubblica, a ogni modo, fanno sapere che il risarcimento, fino a 24 mensilità di stipendio nei casi più gravi, verrà erogato solo in caso di condanna dell’amministrazione pubblica da parte del giudice del lavoro. Resta in ogni caso in vigore la vecchia regola in base alla quale chi è stato arruolato nella Pa tramite una sequenza di contratti a tempo non ha diritto in automatico al contratto indeterminato. Insomma: sì all’indennizzo, no al posto fisso.

Statali, al lavoro anche oltre i 67 anni: ipotesi affiancamento dei dipendenti senior per passaggio di competenze ai neoassunti

Il parere

In seguito alla procedura di infrazione avviata nel 2019, la Commissione europea il 19 aprile dello scorso anno ha inviato a Roma un parere motivato in cui evidenziava che la normativa italiana non preveniva (né sanzionava) in misura sufficiente il ricorso nelle pubbliche amministrazioni a una concatenazione illecita di rapporti di lavoro flessibile ai danni di diverse categorie di lavoratori.

Quali lavoratori? I precari storici sono soprattutto insegnanti e personale Ata della scuola, operatori sanitari, lavoratori del settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e del settore operistico, personale degli istituti pubblici di ricerca, lavoratori forestali e volontari dei vigili del fuoco.

La soluzione individuata dal governo per sanare la procedura di infrazione fissa un’indennità nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto. Nella commisurazione dell’indennità, specifica il Salva infrazioni, si terrà conto della «gravità della violazione anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto».

Lavori più richiesti in Italia nei prossimi 5 anni, la classifica. Lauree, settori e Regioni, dove ci saranno più assunzioni

L’articolo

Non è esclusa una pioggia di contenziosi. In pratica il decreto varato nei giorni scorsi dal governo modifica l’articolo 36, comma 5, del Testo unico del pubblico impiego. Il vecchio comma 5 del Testo unico del pubblico impiego, infatti, non diceva nulla sulla quantificazione dell’indennità, ma si limitava a disciplinare l’obbligo per le amministrazioni di recuperare dai dirigenti responsabili le somme pagate a titolo di risarcimento del danno. Come detto, però, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni non comporterà la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con l’amministrazione statale. Tra il 2011 e il 2020 nel pubblico sono aumentati sensibilmente (+145 mila) i contratti a tempo determinato, mentre sono calati di numero quelli a tempo indeterminato (-73mila). Secondo stime sindacali solo i precari della scuola pubblica sono 200mila: ogni anno cambiano plesso e cattedra. Ma anche gli ospedali oggi vanno avanti grazie al contributo dei lavoratori precari, senza i quali i tempi di attesa sarebbero ancora più lunghi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]