Artem Dovbyk si è finalmente sbloccato. L’infinito check del Var gli ha lasciato l’urlo strozzato in gola, ma poi ha potuto festeggiare insieme con i compagni. Una rete che tutti aspettavano, De Rossi per primo che alla vigilia lo aveva caricato: «Appena si sblocca non si fermerà più». Una bella iniezione di fiducia ma la sua partita non è stata positiva al cento per cento. Diciamo imperfetta. Oltre alla rete trovata poco dopo la mezz’ora di gioco, Artem ha fallito due grandi occasioni che lo portano a tre nella classifica delle big chance mancate (l’altra a Cagliari). La prima cestinata a pochi centimetri dall’area piccola. Non ha sfruttato uno splendido assist di tacco di Dybala e ha calciato addosso a Gollini. Che è stato protagonista anche nella ripresa respingendo la conclusione a botta sicura di Dovbyk. Bello il riflesso, ma dall’ultimo capocannoniere della Liga spagnola è lecito aspettarsi qualcosa di più e questo magari se lo aspettano anche a Trigoria.
LA NECESSITÀ
La Roma ha bisogno dei suoi gol per migliorare lo score offensivo che fino a questo momento lascia a desiderare. Nelle prime quattro di campionato partite i giallorossi sono riusciti a gonfiare la rete solamente due volte. Un bottino così misero non si vedeva dalla stagione 1991-1992. La sua partita è durata 81 minuti, è stato sostituito da Shomurodov ed è parso acciaccato al momento dell’uscita dal campo. Tornava dopo aver smaltito un fastidio all’adduttore ma De Rossi non ha lanciato nessun campanello d’allarme nel post gara. Ora ci sarà un’altra settimana di lavoro (oggi la ripresa degli allenamenti) per preparare la sfida contro l’Udinese di domenica. Dovbyk dovrà essere anche più preciso nel servire i compagni. Sono stati solamente 9 su 17 i passaggi riusciti (il 53%). Il nuovo assetto tattico lo ha aiutato a sbloccarsi e l’intesa con Dybala può solo che migliorare. L’argentino è tornato titolare dopo la panchina a Torino e una volta uscito, come spesso accade, si è spenta la luce. Ottava partita consecutiva senza trovare il gol in Serie A, ma è stato senza uno dei migliori in campo. Dopo il pari ha caricato la squadra sui social: «Bisogna guardare avanti consapevoli di dover dare qualcosa in più. Daje Roma sempre». È pronto a prendersi la squadra sulle spalle da vero leader per riportarla in alto in classifica. Servirà un gruppo più coeso che mai per iniziare a vincere. Lo sa anche Angeliño che ha analizzato il momento della squadra giallorossa: «Nel primo tempo siamo stati bravi a controllare la partita. Nella ripresa abbiamo perso la calma e l’equilibrio. Dobbiamo restare uniti. Siamo destinati a lottare per le posizioni più alte. Lavoriamo tanto ma non stiamo ripagando il sostegno dei tifosi. Dobbiamo farlo al più presto per raggiungere i nostri obiettivi». Il diktat è chiaro: basta passi falsi.
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