Etro, gruppo attivo nel lusso, riprende il rilancio grazie al sostegno delle grandi banche. E apre all’arrivo di nuovi soci. La società di abbigliamento e pelletteria, ha chiuso il bilancio 2024 con miglioramenti evidenti a livello di primo margine (9,6 milioni fra 2023 e 2024) ea livello di ebitda rettificato passato da 12,7 negativo a quasi + 1 milione. Nei prossimi giorni verrà finalizzata positivamente la proposta di emendamento (modifica) del piano proposta dal gruppo fondato nel 1968 da Gimmo Etro e sul tavolo di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm, Illimity, Bnl, Banca del Fucino, Solutions bank partecipanti a due prestiti in pool da 70,3 milioni, garantiti da Sace all’80%. Il piano prevede la moratoria della quota capitale delle quattro rate trimestrali in scadenza dal 30 giugno 2025 al 31 marzo 2026 dei due finanziamenti in pool con riscadenziamento degli importi all’ultimo dato del rimborso previsto dai piani di ammortamento; e al differenza di un anno della verifica dei parametri finanziari.
PERFORMANCE MIGLIORATA
Le richieste non mettono in discussione il regolare pagamento degli interessi sul capitale dei finanziamenti e non implicano modifiche della data di scadenza finale dei prestiti.
Etro è controllato dal 2021 dal veicolo SL 11 sarl, facente capo a L Catterton al 63,71%, da Gefin, finanziaria della famiglia Etro al 32,8% e da soci minori. Nella SL 11 sono presenti anche Sri Group, solida società di investimento bolognese e Antonio Belloni, ex dg di LVMH.
L Catterton è sorto nove anni fa dalle nozze fra il fondo Usa Catterton (attivo al settore dei beni di consumo) ed il fondo Private Equity L Capital del gruppo LVMH (proprietario di griffe quali Louis Vuitton e Dior, facente capo a Bernard Arnault). L Catterton ha 37 miliardi di patrimonio in gestione ed è focalizzato sia su società middle market che su società emergenti. Sin dalla costituzione ha investito in 275 società con marchi leader.
NUOVO PIANO AZIENDALE
Il nuovo piano nasce dalla necessità di Etro di far fronte alla congiuntura negativa della moda, dell’abbigliamento di lusso e dagli andamenti che seppure positivi, richiedono una manovra di supporto del ceto bancario. L’intero quadro è riprodotto nel nuovo business plan 2025-2029 che, su richiesta dei creditori, è oggetto di analisi di sensitività da parte di Pwc. L’advisor, tra le ipotesi conservative assunte in termini di crescita del business e dei costi di marketing, considera anche la sospensione della quota di capitale delle rate a partire dal 30 giugno 2025 includendo le rate scadute al 31 marzo, già pagate da Etro. Il risultato dello stress scenario nelle condizioni peggiori di debolezza, non mostra scostamenti con la possibilità di ricorrere a nuove linee a breve termine a sostegno del business. Ad esito dell’accordo, secondo fonti bancarie, si sta negoziando il possibile arrivo di nuovi soci: Mathias Facchini, patron di Genny, affiancato dalla crescita di Sri Group, già attivista con l’uscita di Belloni e la diluizione di L Catterton.
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