20.11.2025
12 Street, Rome City, Italy
Technology

Energie rinnovaibili e fusione nucleare, venti anni di Rse fanno crescere l’Italia. L’intesa coi laboratori americani e cinesi


ROMA Venti anni, gli ultimi vent’anni che hanno attraversato una trasformazione senza precedenti: la rivoluzione digitale e tecnologica ha cambiato il modo in cui produciamo, analizziamo e immaginiamo sopratutto l’energia. Festeggiare questo anniversario significa allora riconoscere non solo la storia di RSE, ma la sua capacità di vivere e interpretare una transizione che ha ridisegnato le modalità stesse della ricerca. In un’epoca in cui l’innovazione correva più veloce che mai, RSE è riuscita a rimanere al passo, trasformando strumenti, linguaggi e prospettive per continuare a leggere il sistema Paese attraverso la lente dell’energia.

Vent’anni di esperimenti, di intuizioni che hanno preceduto i dibattiti pubblici, di conversazioni continue, spesso invisibili,  tra scienza, imprese e istituzioni. Il 5 novembre, all’Auditorium del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, questo anniversario è apparso meno come un bilancio e più come un avvio. “Vent’anni di energie per il futuro” non suonava come uno slogan: era la constatazione che il futuro non è un territorio da esplorare, ma un cantiere già in attività, dove si corregge e si tenta ogni giorno.

ACCENDERE NUOVE MENTI
Il presidente Carloalberto Giusti lo ha ricordato con una frase che sintetizza la postura strategica di RSE: innovare non significa accendere macchine, ma accendere menti. Dietro ogni tecnologia – dal reattore sperimentale al pannello fotovoltaico – c’è la scelta di investire su ciò che non si vede: fiducia. Fiducia nella capacità del Paese di mutare, della scienza di rendere i consumi più razionali, dell’energia di diventare responsabilità collettiva prima che prodotto industriale.

PUNTARE SUI GIOVANI
Raccontare i vent’anni di RSE significa raccontare un’Italia che prova a pensarsi lungo orizzonti non immediati. All’evento erano presenti molti giovani ricercatori: saranno loro a misurarsi con la transizione ecologica reale, quella che non concede scorciatoie e impone compromessi tra sicurezza, sostenibilità e costi. Le parole chiave non appartengono più alla fantascienza: fusione nucleare, idrogeno verde, bioenergie, economia circolare. Tecnologie che grazie alla ricerca sono uscite dal racconto visionario per entrare nei laboratori italiani. Anche per questo RSE partecipa alle missioni internazionali più avanzate, inclusa quella con gli Stati Uniti sulla fusione nucleare, possibile fonte di energia pulita e virtualmente inesauribile.

LE COLLABORAZIONI AMERICANA E CINESE
La dimensione internazionale non è un ornamento, ma la condizione stessa della competizione energetica. A Yancheng, in Cina, RSE ha partecipato alla terza “Green Power Innovation Conference”, proseguendo il lavoro nella Green Powered Future Mission di Mission Innovation, co-guidata insieme a partner come MIT e Chinese Academy of Sciences. Durante la plenaria sono state illustrate le evoluzioni del sistema energetico cinese e le innovazioni nelle rinnovabili. Sotto la presidenza di Luciano Martini si è celebrata la pubblicazione dei Deliverable e degli Insight Report della Mission.

«Le missioni di cooperazione internazionale, come quelle avviate con gli Stati Uniti nel campo della fusione nucleare, testimoniano quanto la collaborazione tra paesi e centri di eccellenza sia essenziale per accelerare l’innovazione e favorire la diffusione di conoscenze scientifiche», ha ricordato l’ad di RSE Franco Cotana.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin nel suo messaggio ha sintetizzato il quadro: la ricerca pubblica è la bussola della transizione, perché nessun cambiamento tecnologico regge senza un cambiamento culturale. Modificare il modo in cui produciamo energia non basta: occorre modificare il modo in cui la pensiamo.

Vent’anni dopo, RSE dimostra che l’Italia, quando investe sulla conoscenza, sa costruire futuro. La vera energia non è quella che brucia, ma quella che illumina. E se i prossimi vent’anni riusciranno ad accendere idee almeno quanto centrali, allora la risorsa rinnovabile decisiva avrà un nome semplice e difficile: fiducia.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]