14.07.2025
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Fashion

Elsa Schiaparelli al V&A Museum di Londra, quando la moda osa e diventa arte


Se la moda è uno specchio del tempo, Elsa Schiaparelli è quel riflesso che distorce, reinventa e affascina. Il Victoria & Albert Museum di Londra si appresta ad aprire le porte, dal 21 marzo al primo novembre 2026, alla prima retrospettiva britannica interamente dedicata a una delle figure più visionarie del XX secolo. “Schiaparelli: Fashion becomes Art” non è soltanto una mostra, ma una mappa concettuale del pensiero creativo di una stilista che ha fatto della trasgressione estetica un linguaggio. Attraverso oltre 200 oggetti tra abiti, accessori, opere d’arte e materiali d’archivio, l’esposizione ambisce a restituire al pubblico la complessità di un’eredità che ha attraversato stili e generazioni, rimanendo sempre un passo avanti. La curatela approfondita del V&A, supportata da nuove ricerche sul lavoro e le collaborazioni artistiche di Schiaparelli, ridisegna i contorni di una carriera che ha sovvertito i codici della couture, giocando con l’estro, la provocazione e l’illusione.

Elsa Schiaparelli_credits V&A Museum, London

Schiaparelli non si limitava a vestire corpi, costruiva narrazioni. Lo dimostrano capi come l’iconico “Skeleton Dress” o l’abito “Tears” realizzati con Salvador Dalí, presenti nel percorso espositivo accanto al celebre cappello-scarpa. Non semplici provocazioni, ma strumenti di rottura che imponevano nuove letture del corpo femminile e dell’eleganza. Un’attitudine che l’ha resa unica nella Parigi degli anni Trenta, quando il confronto con l’eterna rivale Coco Chanel era meno una competizione e più una divergenza ideologica.

Per la prima volta, un’attenzione particolare sarà riservata alla filiale londinese della maison, testimoniando il legame diretto e operativo della fondatrice con la capitale britannica e con una clientela indipendente, cosmopolita e consapevole. Lontana dall’icona distante, Elsa Schiaparelli appare come imprenditrice acuta, abile nel trasformare ogni creazione in un evento culturale e ogni profumo in un’operazione strategica di marketing.

Elsa Schiaparelli_credits V&A Museum, London

Accanto all’archivio storico, l’expo apre anche uno squarcio sul presente, grazie alla direzione creativa di Daniel Roseberry. Dal 2019 alla guida del marchio, Roseberry ha saputo reinterpretare il dna surrealista della fondatrice con espressività scultorea e sensibilità contemporanea, portando Schiaparelli sui red carpet internazionali. «L’immaginazione audace di Elsa Schiaparelli ha ridefinito i confini tra moda e arte», ha dichiarato Delphine Bellini, ceo del brand. Un’affermazione che trova conferma in ogni stanza del V&A, dove le creazioni dialogano con opere di Picasso, Cocteau e Man Ray, trasformando la mostra in una promenade immersiva tra sperimentazione e bellezza dissonante. “Schiaparelli: Fashion becomes Art” è più di un tributo alla creatività femminile del Novecento. È un’indagine sulla capacità del fashion di oltrepassare la superficie e penetrare l’arte, il teatro e il sogno. E forse, oggi più che mai, è anche un promemoria necessario. Perché, nei momenti difficili, la moda è ancora in grado di osare.

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