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ecco quando si potrà pagare (a rate)


Partite Iva, sì al pagamento a rate del secondo acconto di novembre. Come già avvenuto nel 2023, gli autonomi con un volume d’affari entro i 170mila euro potranno iniziare a pagare le imposte da gennaio, con la possibilità di rateizzare gli acconti Irpef, Ires o Irap spalmando i pagamenti in cinque rate (l’ultima con scadenza a maggio).

Il pressing della Lega – tre gli emendamenti di via Bellerio, due al decreto fiscale e uno alla manovra, per la replica della misura introdotta in via sperimentale l’anno scorso – alla fine ha funzionato. Nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva aperto alla possibilità di prorogare il termine di versamento del secondo acconto dovuto per il periodo d’imposta 2024 in scadenza a dicembre.

La platea

A scegliere il pagamento degli acconti a rate sono stati nel 2023 più di 276mila titolari di partita Iva, di cui 83.233 soggetti Irpef e 193.044 ripartiti tra minimi e forfettari. L’adesione ha prodotto uno spostamento di cassa per circa 600 milioni di euro. Soddisfatto Alberto Gusmeroli – il presidente della commissione Attività produttive della Camera è considerato il “padre” della misura – che parla di un «grande risultato».

La proroga del versamento del secondo acconto con contestuale possibilità di rateizzazione da gennaio a maggio 2025, spiega Gusmeroli, «muove nella direzione di una semplificazione a 360 gradi». E ancora. «Nessun prestito per pagare l’acconto, nessuna sanzione per chi non ci riesce. Per la seconda volta in 50 anni le tasse non si pagheranno in anticipo, ma ad anno concluso e reddito guadagnato. Così aiutiamo migliaia di Pmi, artigiani, commercianti e liberi professionisti».

Le proposte 

Come detto la Lega ha presentato tre emendamenti per le partite Iva. Tra cui uno che prevedeva il dilazionamento dei pagamenti anche per i contributi previdenziali e assistenziali, finora esclusi, e un’altro che puntava ad allargare la platea dei beneficiari a tutte le persone fisiche, le società di persone, quelle di capitale e le associazioni purché soggette agli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa). In questo caso il periodo di rateizzazione arriverebbe fino al 16 giugno. Adesso l’obiettivo di Alberto Gusmeroli è di rendere strutturale il pagamento a rate dell’acconto di novembre: «Vogliamo estendere questo sistema a tutti, anche a dipendenti e pensionati con altri redditi, e dare inoltre la possibilità di pagare a rate pure i contributi».

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