Dopo Marche, Valle d’Aosta e Calabria, anche per la Toscana è arrivato il turno di aprire le urne. Tra domenica 12 e lunedi 13 ottobre, 3 milioni di cittadini toscani sono attesi ai seggi per decidere chi sarà il prossimo presidente della Giunta regionale e per rinnovare il Consiglio. In lizza per il posto da Presidente 3 candidati: Eugenio Giani, per il centrosinistra, Alessandro Tomasi, per il centrodestra, e Antonella Bundu, per «Toscana Rossa». Ecco chi sono.
Eugenio Giani: con il centrosinistra per inseguire il bis
Questa volta, dopo due partite difficili, la sinistra gioca in casa, in una regione che mai prima d’ora è stata goverata da una giunta di centro-destra.
Secondo i pronostici la vittoria è assicurata, ma visto che in politica non è mai detta l’ultima parola il centrosinistra non vuole sbagliare. Per segnare il primo punto nella sfida delle regionali 2025, contro una destra (per ora) vincnte, il campo largo ha deciso di ricandidare per la seconda volta il presidente uscente: Eugenio Giani. Dopo 5 anni da presidente, ora Giani è alla ricerca di un probabile bis. Per arrivare all’obiettivo, stavolta sarà sostenuto dal Pd, Avs, M5s, ‘Casa riformista’, Iv, Più Europa, Psi, Libdem e Pri. Un vasto campo largo, pronto a segnare il suo primo punto. «Il mio obiettivo è che il campo largo in Toscana sia l’alleanza che in Italia avrà il miglior risultato», ha dichiarato il presidente uscente in occasione del via ufficiale della campagna elettorale. I punti focali della sua campagna sono 4: scuola, lavoro, infrastrutture e sanità.
Alessandro Tomasi: con lui il centrodestra cerca di evitare la disfatta
In Toscana il centrodestra gioca una partita non facile. Cercherà fino all’ultimo di ribaltare un pronostico che con ogni probabilità vede favorito il candidato Giani, in una regione che mai nella storia è stata dalla sua parte. Per tentare il ribaltone si è puntato tutto su Alessandro Tomasi, esponente di Fratelli d’Italia, di cui è anche coordinatore regionale. Alle sue spalle, la Lega, Forza Italia, Noi Moderati e la lista civica “E’ ora”. Tomasi non è nuovo alla politica sul territorio. Dal 2017 è il sindaco di Pistoia e ora è pronto al grande salto. In cammpagna elettorale ha puntato tutto sui temi dello sviluppo economico, della sicurezza con la necessità di un Cpr, della sanità (con sprechi da ridurre) e dell’emergenza casa soprattutto per i giovani.
Antonella Bundu corre per la sinistra radicale.
A correre per la presidenza della regione con la bandiera di «Toscana Rossa» è la fiorentina Antonella Bundu. L’obiettivo a cui puntano «Rifondazione comunista», «Potere al popolo» e «Possibile» è ben preciso: riportare in Consiglio regionale la sinistra radicale, rimasta esclusa dopo le elezioni del 2020. Per la candidata, l’ingresso in politica ha una data recente. La sua prima esperienza risale al 2019, quando è stata candidata sindaco a Firenze. Eletta a Palazzo Vecchio, è stata capogruppo per cinque anni e nel 2024 ha passato il testimone come candidata sindaco per Sinistra progetto Comune, correndo per consigliera comunale, rimanendo però esclusa. 4 pilastri sorregono la sua campagna: pace, ambiente, lavoro e sanità. Poi un obiettivo ambizioso: modificare della legge elettorale regionale, in quanto lo sbarramento al 5% non garantirebbe la reale rappresentanza della volontà popolare.
Come si vota?
I 3 milioni di toscani di fronte alla scheda elettorale hanno tre alterative: votare per una lista, per il candidato presidente o per entrambi. Qualora il voto andasse alla lista, allora il voto viene automaticamente attribuito anche al candidato presidente collegato, ma esiste anche la possibilità del voto disgiunto, che permette ai cittadini di scegliere un candidato presidente e una lista che ne sostiene un altro. Per i candidati al Consiglio regionale, ogni elettore potrà esprimere fino a due preferenze a patto che siano di sesso diverso.
A meno di 48 dall’apertura delle urne, la Toscana è pronta a votare. I seggi saranno aperti domenica, dalle 7.00 alle 23.00, e lunedì, dalle 7.00 fino alle 15.00.
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