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Pallio, anello del Pescatore, omaggio dei cardinali, benedizione Urbi et Orbi: è il cuore della cerimonia che segnerà l’inizio del Pontificato di Papa Leone XIV. Domenica 18 maggio, alle ore 10 in Piazza San Pietro, migliaia di persone assisteranno alla messa d’inizio pontificato del primo papa americano. Una celebrazione solenne che sancisce la fine dell’era Bergoglio e l’inizio ufficiale del pontificato di Georges Prevoust. Quella che un tempo veniva chiamata “intronizzazione”, oggi è conosciuta come messa d’inizio pontificato. In passato, questo rito era segnato dalla deposizione della tiara papale, o triregno, sul capo del pontefice da parte del Decano dell’Ordine dei Diaconi.
L’ultimo Papa a essere incoronato con la tiara fu Paolo VI, che il 13 novembre 1964 la depose sull’altare come gesto simbolico in favore dei poveri. La tiara fu poi venduta e il ricavato donato in beneficenza; oggi è conservata presso la Basilica del Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione a Washington. Nonostante la possibilità di poter indossare la corona nessun Papa dopo Paolo VI indosso la tiara papale.
Mentre, a cambiare la tradizione fu Papa Giovanni Paolo I, che sostituì il rito dell’intronizzazione con la messa d’insediamento.
La partecipazione sarà altissima. Si attendono a Roma un migliaio di persone oltre a esponenti di spicco. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è arrivata la conferma del partecipazione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Saranno presenti oltre 200 delegazioni straniere, fra cui i reali di Spagna, il vicepresidente americano J.D. Vance (l’ultimo ad aver visto Bergoglio in vita), il principe Edoardo d’Inghilterra, il presidente argentino Javier Milei, il presidente israeliano Isaac Herzog. È atteso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che secondo delle indiscrezioni dovrebbe incontrare in forma privata Leone XIV.
LA CERIMONIA
Il rito inizierà con la consegna del Pallio, posta sulle spalle del pontefice dal Protodiacono, Dominique Mamberti. Si tratta di una striscia di lana bianca decorata con cinque croci rosse, simbolo della missione pastorale e della comunione con la Chiesa universale. Da secoli, la lana è ricavata da due agnelli benedetti ogni 21 gennaio, custodita con cura fino a Pasqua e deposta sulla tomba di San Pietro fino al 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo.
A seguire, la consegna dell’Anello del Pescatore, affidato al Papa dal Decano Giovanni Battista Re. Quest’oggetto rappresenta il legame diretto con San Pietro e la continuità della missione apostolica. In passato serviva come sigillo ufficiale dei documenti pontifici, mentre oggi ha più una funzione simbolica e viene rotto dal Camerlengo alla morte del Papa.
E poi, il momento dell’omaggio dei cardinali, che esprimono la loro obbedienza al nuovo pontefice. Da Benedetto XVI, questo momento è stato separato dalla liturgia eucaristica per distinguere i diversi passaggi della celebrazione.
La cerimonia si concluderà con il rituale di benedizione Urbi et Orbi e il primo messaggio ufficiale di Papa Leone XIV alla città di Roma e al mondo intero.
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