Da ieri dovrebbe essere finalmente arrivata l’estate a Parigi e alle Olimpiadi. Cielo blu e sole splendono da 24 ore sui Giochi, ma la pioggia caduta nei giorni scorsi, in particolare venerdì (in mondovisione sulla cerimonia di apertura) e anche sabato, hanno di nuovo reso le acque della Senna inospitali per gli atleti. Primo segnale negativo: ieri mattina all’alba è stato annunciato l’annullamento degli allenamenti di nuoto per il triathlon che erano previsti dalle 8 nel fiume. Le prove ufficiali cominciano domani mattina, per proseguire poi mercoledì e il 5 agosto. L’8 e il 9 agosto sono invece in calendario le prove di nuoto in acque libere. Gli organizzatori hanno preso la decisione di annullare la parte di familiarizzazione alla prova di nuoto per il triathlon perché «i livelli dell’acqua non presentano le garanzie sufficienti». Due i tipi di batteri sorvegliati: Escherichia coli e gli enterococchi intestinali. Sono considerati rappresentativi anche di altre contaminazioni e possono provocare patologie (in particolare gastroenteriti) anche con un semplice bagno, senza ingestione. Si sono comunque detti fiduciosi che, complice sole e caldo, i dati torneranno ad essere positivi nelle prossime ore.
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I DUBBI
Fiducia che non condividono tutti gli atleti, a cominciare dal nostro Paltrinieri che ieri ha ribadito («Senna mai testata, le gare lì sono una presa in giro») quanto detto alcuni giorni fa al Messaggero sulle incertezze legate alla qualità delle acque della Senna: «Questa incertezza non fa bene: si gareggerà li’, altrove? E dove? E in che giorno?». Le risposte dovrebbero arrivare al più presto. «Il degrado dei livelli dovuti alle piogge dovrebbe durare 24-36 ore», secondo fonti dell’organizzazione. Una nuova riunione è prevista oggi, sempre all’alba, intorno alle 4. In caso di via libera, i nuotatori potranno fare un primo tuffo di ricognizione stamattina, alla vigilia della competizione che comincia domani con un tuffo all’altezza del ponte Alexandre III, a due bracciate dalla Tour Eiffel. «Viste le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, ci aspettiamo che la qualità dell’acqua torni sotto i limiti in tempo per la prova — ha fatto sapere il Comitato organizzatore — Come abbiamo potuto osservare all’inizio di luglio, con condizioni di tempo estive (migliore soleggiamento, temperature più alte, assenza prolungata di episodi piovosi) la qualità dell’acqua migliora in modo molto significativo».
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LA SPERANZA
I dati che fanno ben sperare sono quelli immediatamente precedenti all’inizio dei giochi, relativi alla settimana 17-23 luglio in cui la Senna era risultata balneabile senza problemi per sei giorni consecutivi. Le piogge restano il principale nemico della balneabilità, in quanto la Senna funge da raccoglitore di acque piovane, con tutto il loro corollario di detriti e ed elementi inquinanti, per evitare allagamenti della città. Il municipio ha investito ben 1,4 miliardi di euro per restituire la Senna ai nuotatori costruendo tra l’altro un enorme bacino di raccoglimento delle acque a ridosso della stazione ferroviaria di Austerlitz. Nonostante i 50mila metri cubi di capienza il bacino resta comunque insufficiente in caso di forti piogge. Vista la grande incertezza — poco gradita a tutti gli atleti — gli organizzatori hanno previsto diversi piani B. Il primo è quello di una semplice rinvio della competizione: le prove individuali di triathlon potrebbero per esempio cominciare il 2 agosto. Altra opzione: spostare le prove nelle acque delle gare di canottaggio nella Marna. Nel caso peggiore, c’è anche chi ha evocato la possibilità di passare dal triathlon al “duathlon” ed eliminare del tutto la prova di nuoto. Non conforterà i nuotatori sapere che sono stati pubblicati solo ieri i risultati più approfonditi dei test sull’acqua della Senna relativi al 17 luglio, quando si è tuffata la sindaca Anne Hidalgo: erano sopra i livelli di allerta.
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