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Sinner, perché ha perso contro Alcaraz? Il primo set tiratissimo, la difficoltà sulle palle corte, la mancata reazione emotiva


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Carlos Alcaraz è il campione degli Internazionali d’Italia 2025. Battuto Jannik Sinner in finale con il punteggio di 7-6 (5), 6-1. Nulla ha potuto il campione altoatesino contro lo spagnolo, che torna così numero 2 del mondo. Una partita non semplice per Jannik, che ha perso il primo set al tie break, per poi crollare nel secondo parziale. Diverse le difficoltà palesate dall’italiano, dalla risposta alle palle corte alla mancanza di una reazione emotiva. Ma a fare la differenza, sicuramente, è stato il talento di Alcaraz, apparso più in forma e anche un pizzico più fortunato.

Sinner, perché ha perso? La partita

Primo set tiratissimo, con entrambi i tennisti che mantengono il proprio turno di battuta.

Nessuno dei due rischia giocate complesse, probabilmente per non lasciare alcuno spiraglio all’avversario. Molti punti, infatti, arrivano da errori più che da colpi memorabili di Jannik o Carlos. L’italiano fallisce due set-point, il parziale si decide al tie break: Sinner va in difficoltà su una palla corta e regala ad Alcaraz il punto che consegna il set allo spagnolo.

Al secondo game del secondo set arriva il primo break della partita ed è del 22enne nato a Murcia. Alcaraz si prende anche il terzo game e per Sinner comincia il momento di massima difficoltà della partita. Sono ancora le palle corte quelle più sanguinose per Jannik, troppo spesso incapace di rispondere a questo tipo di giocata. Al quarto game arriva il secondo break di Alcaraz che si porta in vantaggio di 4 giochi e poi vince anche il quinto. Jannik abbozza una reazione e si prende un game, ma non basta: lo spagnolo trionfa 6-1.

La mancata reazione

A stupire (in negativo) della prestazione di Sinner è stata la sua mancata reazione, almeno emotiva, alle difficoltà. Ma a giudicare dalle parole dell’altoatesino, che ha sempre ammesso di vedere questo torneo come un test per capire il suo stato di forma dopo lo stop di 3 mesi, forse tutto ha un senso. Non a caso dopo la sconfitta, parlando ai microfoni durante la cerimonia di premiazione, si è rivolto ad Alcaraz dicendogli: «Adesso sei da battere a Parigi».

Di certo questo per Jannik era un torneo speciale, che lui ha onorato fino alla fine facendo sognare i tifosi italiani. Forse i suoi obiettivi sportivi sono — comprensibilmente — rivolti agli Slam, ma le emozioni non sono di certo mancate. E, parafrasando il film «Febbre da cavallo», il bello è che «c’è sempre un’altra stagione».

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