17.05.2025
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Politics

è testa a testa, ma Kamala è avanti di 4 punti in Pennsylvania. Per gli intervistati «ha vinto lei il dibattito»


Anche dopo il dibattito restano incerti gli esiti nella corsa alla Casa Bianca. È quanto emerge dai diversi sondaggi pubblicati ieri e questa mattina: i due candidati si mantengono entrambi al 47% di consensi. Tuttavia, la vicepresidente Kamala Harris ha un vantaggio sull’ex presidente Donald Trump in alcuni stati chiave, tra cui la Pennsylvania. Decisivi saranno i prossimi 47 giorni prima delle elezioni.

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I sondaggi: è testa a testa, ma Kamala avanza in Pennsylvania

Secondo i sondaggi, il dibattito non ha spostato l’ago della bilancia. Donald Trump e Kamala Harris restano testa a testa con il 47% ciascuno. È quanto emerge da un sondaggio di New York Times, The Philadelphia Inquirer e Siena College, secondo cui la vicepresidente sarebbe però avanti a Trump in Pennsylvania

Perché la Pennsylvania è lo Stato chiave

Dopo il secondo tentato assassinio dell’ex presidente, Harris è avanti nello stato di 4 punti e ha il 50% dei consensi a fronte del 46% di Trump.

Anche secondo un sondaggio del Washington Post l’ex presidente e la vicepresidente sono vicinissimi a livello di consensi ma tra gli elettori registrati a votare, Harris avrebbe un punto di vantaggio su Trump (48% contro il 47%). Il sondaggio rileva che, inoltre, per la maggior parte degli intervistati, Harris ha vinto il dibattito.

L’importanza della Pennsylvania

La Pennsylvania è anche nota come “Stato Keystone” (titolo guadagnato sin dal 1800 per l’importanza geografica, economica e politica dell’area).

E da allora le cose non sembrano cambiate: è ancora uno degli stati centrali nel sistema elettorale statunitense. Ma perché proprio la Pennsylvania?

Negli Stati Uniti la presidenza è decisa dai voti dei «grandi elettori» e gli stati con una popolazione più numerosa hanno, di conseguenza, più voti a disposizione. In questo sistema la Pennsylvania si configura come lo stato «indeciso» (in cui cioè entrambi i partiti hanno vinto negli ultimi cicli elettorali) con più seggi nella corsa alla Casa Bianca (19). Lo spiega Alauna Safarpour (Professoressa di Scienze politiche al Gettysburg College) nell’analisi riportata sul The Conversation. Si tratta quindi di uno stato in cui guadagnare consensi è fondamentale per i candidati. 

Presupponendo infatti che gli stati in cui Trump ha vinto nel 2020 lo votino di nuovo, l’ex presidente deve concentrarsi sugli elettori degli stati indecisi (e così la sua avversaria, per sottrarre il vantaggio al concorrente). «Ogni scenario presuppone che Trump vinca tutti gli stessi stati in cui ha vinto nel 2020 e poi capovolga varie combinazioni di indecisi» — spiega l’analisi sul The Conversation. Tuttavia, dai calcoli emerge che Trump non riuscirà ad arrivare a 270 agevolmente senza la Pennsylvania. Se non conquista lo stato «Keystone», infatti, l’ex presidente «dovrebbe ribaltare un altro stato, 3 in totale, per arrivare alla presidenza. Mentre, se ribaltasse la Pennsylvania, potrebbe vincere la presidenza conquistando solo due stati». E, naturalmente, «capovolgere due stati è più facile che capovolgerne tre».

Gli ultimi aggiornamenti

Harris — segnala Newsweek — oggi sarà in Michigan per un evento in live streaming «Unite for America» ​​con Oprah Winfrey. Inizierà alle 20:00 ET e sarà disponibile su piattaforme come YouTube, Instagram, Facebook, TikTok e Twitch.

Nel frattempo, Trump si è diretto a Washington DC per quello che la sua campagna ha definito un «Evento per combattere l’antisemitismo in America».

Dopodiché, dovrebbe parlare alla conferenza nazionale dell’Israeli American Council, sempre nella capitale.

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