Nuova stagione, nuovi giocatori ma anche il solito Cristante in campo. Bryan ha appena iniziato la sua ottava annata in maglia giallorossa come aveva concluso le altre: da titolare indiscusso. O meglio qualche tifoso in questi anni lo ha messo in discussione, ma il centrocampista rimane un titolare inamovibile per qualsiasi allenatore. Da Fonseca a Gasperini passando per Mourinho, De Rossi, Juric e Ranieri, la musica non è cambiata. Una sorta di Mister Wolf per tutti sempre pronto a risolvere i problemi. Nel giro di due stagioni e mezzo sotto la guida dello Special One è diventato il 17esimo calciatore più impiegato dal portoghese. Sono 320 le presenze totali con la maglia della Roma, due in meno di El Shaarawy che al momento è davanti a lui nella gerarchia dei capitani. E in stagione può entrare nella top 10 dei calciatori con più presenze nella storia giallorossa. Davanti a lui – oltre al faraone – ci sono Perrotta (325), Tommasi (351) e Masetti (364). E per Gasperini non è mai stato in discussione. È stato l’allenatore che lo ha fatto crescere a Bergamo prima del trasferimento nella Capitale. Ma qui ha trovato un Bryan completamente diverso. Con l’Atalanta giocava più avanzato, spesso anche dietro alle punte mentre col passare degli anni si è ritrovato man mano più indietro. Addirittura, come difensore centrale nel momento del bisogno. Un giocatore alla De Roon che nelle ultime stagioni è stato la colonna portante dell’Atalanta ed ha giocato anche in difesa quando Gasp glielo ha chiesto. E la coppia Cristante-Koné ricorda per alcuni aspetti quella composta dall’olandese e da Ederson.
I FISCHI
L’anno scorso lo strappo con la tifoseria sembrava essere insanabile. L’esonero di De Rossi arrivato pochi giorni dopo una discussione tra i due in allenamento aveva scatenato l’ira di tanti romanisti. Insieme a Lorenzo Pellegrini si è ritrovato nell’occhio del ciclone sotto la gestione Juric. A gennaio è stato vicino all’addio, ma la trattativa con la Fiorentina non è andata in porto. Poi anche lui è stato rivitalizzato dalla cura Ranieri e con il lavoro e le buone prestazioni ha riconquistato la fiducia di tutti. Pochi dubbi dopo l’arrivo di Gasperini che lo ha voluto fortemente tenere in rosa respingendo l’offerta del Como arrivata nei primi giorni del calciomercato. I fischi dell’Olimpico si sono trasformati in applausi e la stagione è già iniziata con due gare da incorniciare. È già il primo nella rosa per palloni rubati (11) e passaggi riusciti (108). L’uomo perfetto per dare maggiore copertura in difesa e far ripartire subito l’azione, proprio come chiede Gasperini. Inoltre, col Bologna solamente il palo gli ha negato la gioia del gol. E tra tre giorni arriva il Torino. La coppia in mezzo al campo sarà formata ancora una volta da Cristante e Koné, El Aynaoui dovrà attenere per l’esordio da titolare.
LA NAZIONALE
Cristante ha riconquistato la Roma nell’ultimo anno, adesso l’obiettivo è quello di tornare in Nazionale. Gattuso lo osserva e può essere un’arma in più per raggiungere l’obiettivo Mondiale. Bryan ha vinto l’Europeo nel 2021 ma appartiene a quella generazione di calciatori italiani che ancora non ha mai partecipato alla Coppa del Mondo che tra l’altro si svolgerà in Canada (oltre che Messico e Stati Uniti d’America), paese dove è nato il padre del centrocampista. Un motivo in più per esserci.
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