Sul Decreto sicurezza «c’è un forte gradimento dei cittadini» che chiedono più sicurezza «non come espressione di uno Stato di Polizia o un modello di tipo sudamericano di gestione della cosa pubblica, ma come precondizione della loro libertà». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo all’evento del Messaggero a villa Miani dal titolo ‘L’Italia si trasforma — una sfida capitale’. Il ministro ha fatto l’esempio dei cittadini che si trovano la casa occupata o della tutela delle forze di polizia. «C’è addirittura qualcuno — ha aggiunto — che dice che abbiamo fatto troppo poco». «E’ giusto opinare tutto ed è giusto che l’opposizione calchi alcuni accenti, perché la dialettica politica è fatto di questo» ma il governo, ha rivendicato, è «molto soddisfatto». Quanto alle critiche dell’opposizione relative al fatto che con il decreto sia stata compressa la discussione parlamentare, il titolare del Viminale ha sottolineato che «si sottace che è un provvedimento che nei suoi contenuti essenziali aveva avuto una discussione parlamentare da un anno e mezzo».