Se non le ha già prodotte, ora potrebbe riceverne dai Paesi alleati. Stiamo parlando delle armi nucleari all’Iran. La dichiarazione (sibillina) dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev può essere letta come una provocazione, oppure come una vera e propria offerta di aiuto. Gli attacchi americani hanno inflitto «danni minimi o nulli» alle infrastrutture del ciclo nucleare di Teheran, che ora proseguirà l’arricchimento dell’uranio e, «la futura produzione di armi nucleari». Così il vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo. Che sul suo canale Telegram ha aggiunto: «Diversi Paesi sono pronti a fornire direttamente all’Iran le loro armi nucleari». Ma chi può davvero fornirle?