È stata la suggestiva tenuta di Villa Doria Pamphilj a Roma a fare da cornice all’appena concluso bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e l’omologo inglese Keir Starmer, il terzo in pochi mesi (prima il vertice Nato a Washington, poi l’European Leaders Summit in Inghilterra). Tanti i temi affrontati, tra cui quello — molto discusso — dell’adozione da parte di Londra dell’obbligo di visto a pagamento elettronico per coloro che arrivano dall’Ue dal prossimo aprile.
«Collaborazione estremamente solida con Londra»
«Abbiamo adottato un documento estremamente importante, contiene spunti concreti, riflette la profondita della nostra relazione.
Penso all’energia, tassello strategico, alla sicurezza, alla lotta al crimine, all’immigrazione», questo quanto dichiarato dalla premier, Giorgia Meloni, alla stampa dopo il bilaterale con il primo ministro britannico, Keir Starmer. «La sua visita — ha aggiunto — è una collaborazione estremamente solida, i nostri governi lavorano fianco a fianco per cercare risposte strutturate di lungo periodo alle sfide del nostro tempo».
Una collaborazione, quella con Londra, che è anche economica, come ha spiegato Meloni: «Le nostre relazioni economiche sono particolarmente intense. C’e una comunita italiana tra le piu grandi all’estero, fatta di 600mila persone. E’ un lavoro che vogliamo intensificare. Ci sono molti terreni nuovi da esplorare. L’annuncio di investimenti da 500 milioni di euro che arriva oggi conferma questa volontà».
La premier Meloni incontra il premier inglese Keir Starmer a Villa Pamphilj a Roma
In questo senso, nella conferenza stampa congiunta con Giorgia Meloni, il primo ministro britannico ha confermato 485 milioni di sterline di investimenti nella difesa del Regno Unito, nella crescita pulita e nell’innovazione da parte di due aziende italiane, Leonardo e Marcegaglia.
La premier ha poi spiegato: «Questa cooperazione vuole concentrarsi soprattutto sulle materie piu strategiche, sulle materie piu innovative e un tassello e sicuramente il Global Compact Program, che serve come voi sapete a sviluppare congiuntamente al Regno Unito e al Giappone un velivolo di caccia di sesta generazione assolutamente all’avanguardia dentro il 2035».
Meloni: «Abbiamo parlato del protocollo Italia-Albania»
Importante anche il confronto sull’immigrazione, come aveva anticipato il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ai telegiornali: «Il premier britannico Starmer è oggi in Italia per studiare il modello Meloni di contrasto all’immigrazione illegale, confermando la validità delle scelte del Governo. Come Fratelli d’Italia abbiamo promesso di combattere i trafficanti di esseri umani e di ripristinare la legalità. E lo stiamo facendo».
Lo sguardo è puntato soprattutto ai centri per i migranti voluti da Meloni in Albania. «Siamo d’accordo — ha detto Meloni — sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania, che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione e abbiamo offerto tutti gli elementi per comprendere meglio questo meccanismo, che è stata una delle innovazioni portate dal Governo italiano nella politica di governo dei flussi migratori». Starmer ha confermato di aver parlato «del modello Albania», pur sottolineando come gli sbarchi vengano ridotti anche «con la prevenzione».
Arrivi illegali, il governo accelera: stretta sui flussi e i centri in Albania
«Ribadiamo il nostro sostegno a Kiev»
Il bilancio dell’incontro, per il premier Starmer, è positivo: «Stiamo dando inizio a una nuova era di rapporti fra la Gran Bretagna e l’Unione Europea ed è importante che io sia venuto qui all’inizio del mio mandato. E’ una dichiarazione di intenti». «Riconosco l’importanza dell’Italia come leader in Europa e sulla scena mondiale, nel G7 e nella Nato», ha aggiunto. «Lavoriamo insieme per sicurezza, stabilità e crescita ma anche democrazia, giustizia e stato di diritto», ha sottolineato Starmer, ringraziando Meloni «per la leadership così forte, soprattutto per l’Ucraina».
Sul fronte della guerra, Meloni ha ribadito l’appoggio di entrambi i Paesi a Kiev: «Abbiamo discusso e vado verso la conclusione anche della cooperazione in ambito NATO e G7, dei temi piu importanti sul piano internazionale a partire ovviamente dalla guerra in Ucraina. Abbiamo ribadito, ribadiamo il nostro sostegno a Kiev, sottolineiamo ancora una volta che il nostro obiettivo e mettere fine a questa guerra, aiutare l’Ucraina nel cammino verso un futuro di pace, di liberta e di prosperita chiaramente con il sostegno che e necessario oggi e con il sostegno che e necessario alla ricostruzione».
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